giovedì 3 aprile 2014

PRETENDE IL RISARCIMENTO DAL COMUNE, SI RITROVA QUERELATO

IL NUMERO 15 DI VIA ALGA La giunta comunale ha deciso, vedi delibera allegata, di costituirsi parte civile nel procedimento giudiziario di querela da parte del dirigente dell'ufficio servizi sociali Massimo Grego contro il signor Antonio Rogliero per, si legge nella delibera, aver subito minacce, offese e pressioni per erogare denaro pubblico alla signora Mazzonetto suocera del Rogliero. La vicenda nasce per un contenzioso per un appartamento sito in via alga nr 15, l'appartamento era stato dato in affitto a persone in emergenza abitativa e, secondo i proprietari, quando è stato restituito era inagibile e molto rovinato con " 20.000 euro di danni" ci riferisce la figlia della proprietaria. Gli uffici sono oberati di lavoro e l'iter per il risarcimento si era protratto per molti mesi, per inciso non è nelle possibilità del funzionario decidere, deve necessariamente avvalersi di perizie e seguire un procedimento ben preciso " considerato che stiamo parlando di soldi pubblici". Comunque in seguito a questi continui rinvii, ci racconta la signora Rita, figlia della proprietaria dell'appartamento, tra il marito, Antonio Rogliero e il funzionario Massimo Grego c'è stato un confronto particolarmente pesante che ha portato ad una querela. " Sono molto stupita, mi sembra un vero accanimento, mia madre 90 anni, deve essere aiutata da noi per poter fare le spese pur essendo titolare di questo piccolo immobile che non può né vendere né affittare per le condizioni in cui è stato lasciato". Noi riteniamo, giudizio soggettivo in quanto conosciamo tutti gli attori di questa vicenda, che le motivazioni del Rogliero erano motivate da un'oggettiva difficoltà e che però, forse, ha avuto delle reazioni un po' troppo fuori dalle righe visto che c'è stata una querela. Probabilmente la questione avrebbe potuto essere disinnescata con un caffè riparatore e magari " due sghei di mona" ora, evidentemente, sulla esperienza di altre situazioni la giunta ha deciso per la tolleranza zero.




delibera di costituzione di parte civile

3 commenti:

  1. Sarebbe interessante capire da quanto tempo l'immobile e' stato restituito alla titolare, cosa vuol dire "..l'iter si era protratto molti mesi.." ?
    Dico questo perche' se era un mese che la titolare attendeva risposta, allora personalmente tenderei a giustificare l'operato del querelante
    Viceversa, se i 'molti mesi' descritti nell'articolo, sono piu' di tre/quattro e quindi il mancato guadagno (per l'eventuale nuova locazione impossibilitata dai danni causati dal precedente inquilino) inizia a rientrare nell'ordine delle migliaia di euro, allora c'e' da chiedersi realmente le cause dell'inefficienza della procedura di rimborso
    Attendersi che il bistrattato titolare dell'immobile se ne stia buono e bravo credo sia chiedere un po' troppo
    Il vero problema e' che anche dopo aver appurato le cause, non ci si puo' far niente
    Chiamansi "cancaro del publeco" ed e' un grave problema che attanaglia moltissime delle nostre amministrazioni pubbliche
    Anche se riconosci un bubbone, e' impossibile epurarlo
    R.A.

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  2. chi come R.A. disprezza il dipendente pubblico dovrebbe sapere che sprecare i soldi di tutti per dare risarcimenti fittizi, su somme totalmente inventate e senza alcun supporto documentale vuol dire fare un danno all'intera comunita'. R.A. e qualche altro buontempone avrebbe voluto che il funzionario (non dirigente) insultato e minacciato, avesse sborsato soldi (di tutti) senza battere ciglio, come se si fosse al bancomat. Per fortuna non e' cosi' e nelle tanto criticate strutture pubbliche c'e' ancora chi ha cura del denaro di tutti e non cede alle pretese di qualcuno che tenta di approfittare lucrandoci sopra. Approfondite prima di parlare e smettete per favore di seguire la moda di linciare chiunque lavori in un ufficio della pubblica amministrazione

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  3. Veramente e' proprio per approfondire, che il mio intervento e' iniziato con una domanda da chiarire.
    Ed e' pure ovvio che senza comprovata documentazione dei danni subiti nulla si puo' richiedere, non mi sembra di aver in alcun modo avallato l'ipotesi di un rimborso non giustificabile.
    Per quanto riguarda il fatto che nelle strutture pubbliche ci sia qualcuno che ha cura del denaro di tutti, si anche di questo sono convinto.
    Qualcuno appunto.
    "..R.A. e qualche altro buontempone avrebbe voluto che il funzionario avesse sborsato soldi senza battere ciglio.." e questo ce lo aggiunge lei, non ho mai scritto ne pensata una cosa simile
    E gia' che ci siamo, onde evitare di essere frainteso, credo sia ovviamente deprecabile e giustamente perseguibile l'eventuale comportamente offensivo/minaccioso tenuto da chiunque verso chiunque altro.
    Premesso questo, proseguo chiarendole (perche' sembra sia necessario) l'idea che ho espresso, che si basa sulla discriminante del tempo atteso dalla proprietaria dell'immobile per capire che tipo di rapporto l'amministrazione pubblica instaura col cittadino.
    Scrivevo che se l'attesa fosse stata dell'ordine delle settimane, la procedura sarebbe stata tollerabile, parliamo da richiesta rimborso ovviamente documentata ad approvazione o diniego motivato.
    Viceversa, fosse stata dell'ordine dei mesi allora c'e' sicuramente qualcosa che non funziona nel meccanismo dell'amministrazione ed attendersi che il bistrattato cittadino se ne stia buono e calmo non e' lecito, a mio parere.
    Detto questo, ribadisco il fatto che il vero problema e' l'intoccabilita' della stragrande maggioranza dei dipendenti pubblici
    Anche se trovi il dipendente che non fa il suo lavoro, a meno di gravissimi episodi, non ci si puo far niente
    E questo non toglie che ci sia qualcuno che ha un senso del dovere ed una coscienza cui rispondere, che quindi cerca di impegnarsi e fornire un reale supporto/servizio ai concittadini.
    Qualcuno solamente purtroppo
    R.A.

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