sabato 26 aprile 2014

SPARA CON UNA CARABINA ( per sbaglio ) ALLA FIGLIA DURANTE IL PIC-NIC

E’ stata una notte alquanto movimentata quella appena trascorsa. I CC della Compagnia di Adria hanno dovuto infatti risolvere un delicato caso segnalato dai sanitari della Casa di Cura di Porto Viro (RO) ai militari dell’Arma. Una giovane ragazza, appena diciottenne, era stata infatti portata presso tale struttura sanitaria per una patita lesione alla gamba. Sostanzialmente tale ragazza, durante il pomeriggio precedente, era stata accidentalmente colpita alla gamba dal proprio genitore mentre questi stava utilizzando una carabina di libera vendita di proprietà di un suo conoscente. I tre, tutti quanti tra l’altro del chioggiotto, unitamente ad altri parenti ed amici, si trovavano in particolare in una zona isolata della provincia di Padova e stavano di fatto trascorrendo alcune ore in compagnia all’aria aperta durante un pic-nic. Da qui il pericoloso gioco da parte dei due adulti di utilizzare la carabina in questione, caricata a co2, munita di binocolo, di proprietà appunto dell’amico del genitore della ragazza ferita. Durante le fasi in riferimento, per mera distrazione, la ragazza sarebbe quindi stata colpita alla gamba con un piombino sparato proprio da tale carabina dal padre, che se l’era fatta prestare poco prima dal suo conoscente. Alcune ore dopo quindi il forte dolore e gli effetti del colpo ricevuto, ne determinavano il ricovero a Porto Viro (RO) con una prognosi iniziale di 15 giorni. Avvisati quindi i Carabinieri della Compagnia di Adria sono iniziate da subito le indagini “lampo” che hanno portato, durante le ore della nottata trascorsa, a ricostruire analiticamente l’episodio in questione. Sono poi scattate anche le perquisizioni di rito che hanno così permesso di rinvenire la carabina in argomento in un locale nella disponibilità del proprietario dell’arma. Sequestrata penalmente a questo punto la carabina recuperata dai militari, nonché alcuni piombini (calibro 4.5) necessari per il relativo caricamento, uno dei quali similari, in precedenza, aveva per un tragico incidente attinto la giovane rimasta poi ferita. I due protagonisti della vicenda in menzione hanno ammesso da subito le proprie responsabilità davanti ai Carabinieri, dando così conferma agli accertamenti esperiti dagli Inquirenti. Gli stessi sono stati comunque denunciati a piede libero all’A.G. di Padova per porto illegale in luogo pubblico di arma. Per il padre della giovane ricoverata è scattata altresì anche l’accusa di lesioni personali colpose. Si è trattato in sostanza di una grave imprudenza che ha causato effetti dannosi che, potenzialmente, avrebbero potuto avere conseguenze anche peggiori. Si allega: fotografia della carabina sequestrata dai CC. F.to Cap. Davide O. PAPASODARO, C.te Compagnia CC di Adria

2 commenti:

  1. salve ..... cmq in questo caso nn sussiste il penale per avere un arma gioccattolo visto che e di libera vendita inoltre se la figlia nn sporge denuncia contro il padre cade anche l accussa di lesioni quindi e proprio una grande nuvola di fumo ..........................l unico problema e che per la difesa servira un avvocato e noi tutti sappiamo come sono quel tipo di categoria ....faccio i migliori auguri alla piena guarigione della ragazza e un imbocca al lupo al sfortunato cecchino.

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  2. Io oltre agli auguri per la sfortunata ragazza,inviterei non solo il padre,ma chiunque abbia in mano un fucile che non so come si faccia a chiamarlo "giocattolo". Credo che colpita in un occhio,quasi sicuramente lo avrebbe perso. Piu attenzione a certi "giochi"

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