lunedì 4 novembre 2019

IL CLOCHARD DATO ALLE FIAMME DENUNCIA ALTRI EPISODI AI SUOI DANNI. LE INDAGINI AVANZATE: NEL BRANCO ANCHE UNA RAGAZZA

Ha fatto il giro d'Italia la notizia, riportata ieri da Chioggia Azzurra, relativa al drammatico episodio in cui due giovinastri -ripresi da un terzo individuo usando il telefono- hanno appiccato il fuoco ai capelli di un clochard nei giorni di metà settimana. Lo sdegno per l'efferato comportamento si accompagna, da parte dei principali media televisivi del Paese, alla ricerca del povero malcapitato. Il quale intanto ieri sera è stato rintracciato dai carabinieri della compagnia di Chioggia, che hanno stretto il cerchio delle indagini e sono riusciti a identificare i protagonisti del misfatto, un maggiorenne e due minorenni apparentemente non disagiati.
Stamane intanto il 47enne in difficoltà è stato fermato dalla polizia di Stato in strada Madonna Marina a Sottomarina, uscito da un parrucchiere dove era andato a farsi sistemare i capelli: gli agenti -che già erano venuti a capo dei responsabili dell'azione criminale- lo hanno condotto al commissariato per i riscontri relativi ad ulteriori episodi contro di lui. Il clochard ha sporto denuncia in merito a questi nuovi avvenimenti, e da quanto trapela nel branco ci sarebbe anche (almeno) una ragazza. L'inchiesta ha già raggiunto livelli avanzati e sta diventando complessa, tutti i rilievi sono stati forniti alla Procura della Repubblica che prenderà le decisioni del caso.
Si apprende intanto che l'uomo, in pasato, era uscito da una comunità di recupero per tossicodipendenti che si è rivelato oltremodo difficile da parte anche dei servizi sociali oltre che dalla famiglia di provenienza. «È un episodio da condannare nel modo più fermo possibile - dice il sindaco Alessandro Ferro - e che non deve passare assolutamente come una goliardata. Sono rimasto sconcertato da quanto ho visto e dal vuoto valoriale che purtroppo manifestano alcuni giovani della città. Auspico per loro una pena esemplare». Fa eco l'assessore alle politiche sociali Luciano Frizziero: «La popolazione minorile è privata dei valori elementari di sociale convivenza. Rammarica dover osservare che la “generazione Zeta” sta per oltrepassare la soglia e diventare una “generazione Omega”, oltre la quale il recupero diviene estremamente arduo. Serve uno sforzo comune per riportarla al rispetto delle persone, dell'ambiente e delle regole di pacifica convivenza. Solo così potremmo pensare che questi giovani d'oggi un domani saranno buoni cittadini».

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