L'arrivo di una corriera con a bordo rifugiati di colore, fermatasi sabato pomeriggio in strada Madonna Marina a Sottomarina e a Sant'Anna presso il ristorante albergo Al Bragosso, non è passato inosservato, innescando un immediato tam tam sul web, e qualche preoccupazione, non si tratta però di nessun nuovo arrivo di rifugiati.
E' la semplice partecipazione dei rifugiati ad un incontro organizzato dalla Caritas a Rosolina con lo scopo di favorire e facilitare l'integrazione.
Il costo della gestione dei rifugiati è a carico della unione europea ed è gestito dalle prefetture con l'ausilio della Caritas, i famosi 35 euro al giorno servono al mantenimento per il vitto e alloggio.
Agli ospiti delle strutture, che hanno il compito di tenere pulite le loro stanze più altre incombenze personali, vengono girati 2,5 euro al giorno e , solo la prima volta, viene assegnata una ricarica telefonica da euro 15.
Spesso qualcuno, a volte in buona fede e a volte no, sostiene che i 35 euro vengano girati direttamente ai rifugiati, il che è del tutto privo di fondamento.
Una volta, se fosse arrivata una corriera piena meridionali, ci saremmo proccupati. Oggi, invece, ci proccupiamo dei "neri" che tra l'altro, in questo caso, sono persone note alle forze dell'ordine e alla prefettura e, quindi, facilmente controllabili e soprattuto con la fedina penale pulita altrimenti cadrebbe il loro diritto di rifugiati e rimpatrati immediatamente. Io, direi ai miei concittadini, se proprio vogliono preoccuaprsi per qualcuno, di farsi un giro per le campagne dove non è raro vedere in mezzo ai campi persone di colore intendi a raccogliere gli ortaggi a pochi centesimi all'ora se questi sono in regola con la loro presenza sul nostro territorio. E soprattutto chi sono gli ortolani che danno lavoro a queste persone. E' proprio vero: si indica la luna e invece si guarda il dito.
RispondiEliminaMi scuso per gli errori di battitura dovuti evidentemente alla fretta.
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