giovedì 11 marzo 2021

AGGRESSIONE IN PIAZZA, FURLAN DENUNCIATO A PIEDE LIBERO: LA VITTIMA, «È STATO UN COLPO DI LAMA». VENDETTA PER UNO SCHIAFFO DI 8 ANNI FA?

È stato solo denunciato a piede libero Giorgio Furlan, il 24enne chioggiotto che ieri attorno alle 17.30, sotto i portici di fronte alla chiesa di Sant'Andrea, ha colpito un 46enne del luogo, provocandogli la frattura del setto nasale e altri danni al volto. I carabinieri della stazione di Chioggia non hanno inteso applicare nei suoi confronti alcun provvedimento restrittivo della libertà personale, ancorché il 24enne sia gravato di pendenze penali per il suo coinvolgimento nell'inchiesta antidroga Tsunami.
A far pendere la bilancia della decisione, forse, è stato "il giallo" relativo alla presenza di un coltello nel luogo del reato: l'aggressore ha comunicato alle forze dell'ordine di non averne fatto uso, e comunque non è stato poi ritrovato (a meno che non sia stato recuperato da altri presenti per farlo sparire). Diversa la versione della vittima, che parla di lama e di taglio netto, circostanza che avrebbe provocato lo sfregio ricucito ieri all'ospedale di Chioggia.
Questa mattina l'uomo di 46 anni è stato trasferito al reparto di Chirurgia maxillo-facciale dell'ospedale all'Angelo di Mestre, dove gli è stata ridotta la frattura: dal suo racconto, si era dato appuntamento con un amico per trattare la vendita del proprio scooter, quando si è trovato Furlan davanti, il quale in pochissimo tempo avrebbe preso il coltello e con mossa veloce avrebbe assestato un taglio netto al volto, nei paraggi del naso. «Ho fatto appena tempo a spostarmi - spiega il 46enne - ed ero in un lago di sangue».
Alla scena avrebbero assistito alcuni testimoni, soprattutto passanti rimasti sbalorditi e attoniti. Quindi l'arrivo dell'ambulanza del 118, della polizia locale e dei carabinieri che stanno indagando relativamente alle circostanze del misfatto. Se una frattura appare incompatibile con l'eventuale utilizzo di un'arma da taglio, va ricordato che l'aggressore è un esperto pugile che sa come colpire per produrre il massimo del danno.
Ancora da decifrare, invece, rimane il movente: la persona colpita asserisce che l'azione ha avuto luogo per via di un vecchio "sgarro", ovvero uno schiaffo assestato a Furlan otto anni fa in un locale di Sottomarina, quando il violento aveva solo sedici anni. Rimane da valutare, appunto, se un evento così lontano nel tempo e pure marginale abbia potuto essere "covato" e represso fino alla manifestazione della vendetta, tardiva per quanto fredda. La questione ora è demandata all'autorità giudiziaria, in quanto la vittima ha intenzione di adire le vie legali oltre alla denuncia d'ufficio.

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