venerdì 1 luglio 2016

IL SINDACATO DI POLIZIA UGL: CHIUDERE LA BASE DI CONETTA


Anche ieri sera si sono verificati atti di violenza all’interno dell’ex base di Conetta, oramai stracolma di profughi, provenienti da diversi paesi dell’Africa. Così il vicesegretario nazionale del sindacato di polizia UGL, Mauro Armelao: «Complice la bella stagione, al sud stanno sbarcando continuamente profughi che gioco forza vengono poi destinati anche a Conetta e in altre zone del Veneto e dell’Italia. La situazione di Conetta è secondo noi tra le più gravi a causa della convivenza tra ospiti di diverse nazionalità, ma una cosa è certa, e lo diciamo senza dubbio di smentita, per noi la base deve essere chiusa nel più breve tempo possibile. E’ assurdo e pericoloso, poter pensare che in caso di bisogno (risse, proteste, ecc) ad intervenire inizialmente siano solamente due operatori della volante proveniente da Chioggia e altri due colleghi della radiomobile dei carabinieri. La scelta di raggruppare un così alto numero di profughi in una sola struttura, peraltro presente in una frazione che conta nemmeno 200 anime, la giudichiamo fallimentare e pericolosa, in primis, per gli operatori della cooperativa che opera all’interno, poi per le forze dell’ordine che sono chiamate ad intervenire in caso di bisogno e come ultimo anche per gli stessi ospiti che al loro interno vivono anche momenti di agitazione causati da profughi non molto rispettosi delle regole e della civile convivenza. Al di là di tutto questo, chiediamo a gran voce che la base venga chiusa al più presto o quantomeno ridimensionata immediatamente nei numeri, perché la consideriamo una vera e propria “polveriera”. Oltre a questo, come già chiesto altre volte, chiediamo che sia immediatamente ripristinata la vigilanza continuativa h24 dei colleghi del reparto mobile di Padova e dei carabinieri, che per due mesi da luglio a settembre del 2015, si alternavano nella vigilanza. Ora sono necessari in quanto a brevissimo li a Conetta ci sarà anche la festa tradizionale della frazione. Basta ipocrisia, i problemi all’interno della base ci sono quindi si prendano le dovute precauzioni, a cominciare dal negare l’asilo politico ai profughi che ieri sono stati protagonisti di questa ennesima e spiacevole vicenda».

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