Un atto violento senza pietà, ancora per certi versi oscuro, scuote le coscienze della cosiddetta Chioggia-bene, con lo spettro di festini a base di cocaina. Da domenica sera una cinquantenne di Sottomarina è ricoverata all'ospedale a seguito dell'aggressione subìta da un vicino di casa, un professionista molto conosciuto in città, che le ha causato forti traumi al volto, lividi ed ematomi anche in altre parti del corpo. Asserisce di essere stata pestata e picchiata da pugni alla testa e calci, scaraventata a terra col pensiero fisso di venire uccisa. Il fatto è accaduto, appunto, il 17 dicembre attorno alle 21.30, mentre la signora rincasava col proprio cane: incontratisi nell'atrio davanti all'ascensore, mentre lei stava per salire e lui scendeva, apparentemente senza motivo l'uomo l'avrebbe colpita ripetutamente, tanto che a distanza di 36 ore è ancora molto provata e sotto choc. «Me la sono vista davvero brutta», dice al telefono di Chioggia Azzurra dal letto d'ospedale. «Non ho mai avuto paura, vivo da sola da una vita. Il mio unico pensiero era che mi stesse uccidendo, che avrei trovato la morte». La donna è stata aiutata dal personale di un vicino esercizio, che ha udito le urla a squarciagola e ha contattato l'ambulanza. In giornata la donna attende la risposta delle radiografie. Le indagini sono affidate alle forze dell'ordine, che sarebbero in possesso delle immagini registrate dalle telecamere condominiali, dopo aver acquisito la documentazione d'ingresso al pronto soccorso; la 50enne ha già dato mandato a un legale di agire nel suo interesse.
Dietro il misfatto, l'ombra della cocaina: secondo la vittima il professionista avrebbe agito in preda agli effetti della sostanza, che sarebbe solito consumare anche in circostanze animate e conviviali fino al mattino, tanto che anche gli altri condòmini sarebbero esasperati dalla situazione. Sempre la persona colpita si dice certa che costui sarebbe noto agli inquirenti come assuntore abituale. La donna aggredita ha sporto segnalazione all'amministratore dello stabile, e forse questa potrebbe essere la causa dell'inopinata azione criminosa. «Si tratta di una persona pericolosa -dice la signora- anche se agli occhi di tutti appare positiva».
Dal canto suo, l'imputato nega ogni accusa, attribuendola al parto di una «donna veramente pazza che racconta una falsità assurda». Il suo avvocato non smentisce l'alterco ma sminuisce la portata della circostanza («al massimo l'avrà allontanata»), confermando anche l'esistenza di questioni annose che riguardano la vivibilità del condominio e le accuse di far troppo rumore in orari di quiete. Comunque la si guardi, una brutta storia che troverà -come logico- necessario sbocco in tribunale.
Niente nomi stavolta a differenza del caso del " povero alcolizzat"... timore di azioni legali?
RispondiEliminaAldo ti sembro uno che ha timore di azioni legali? Si tratta semplicemente di tutelare sia la donna che l'uomo, al momento non è stata formalizzata ancora una denuncia.
EliminaLa donna, sará mica quella che vuole un giardino per destinarlo ai cani?
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RispondiEliminaSignora, non ho nulla d cui vergognarmi, abbiamo dato l'informazione nel modo più preciso possibile cercando di tutelare entrambe le parti, Preciso che è tutto oggi che ricevo telefonate di persone che mi chiedo i nomi e non abbiamo detto niente a nessuno. C'è una donna in ospedale da domenica sera, che ha fatto delle accuse ben precise, non dovevamo scriverlo? Abbiamo contattato subito la persona interessata di cui abbiamo riportato le sue difese alla lettera.
EliminaArticolo inutile,senza nomi può essere anche inventato
RispondiEliminaa parte il fatto che in sette anni non abbiamo mai toppato una notizia una, una, e che puntualmente TUTTI i giorni TUTTI , ripeto tutti i giorni, le notizie che pubblichiamo noi vengono riprese il giorno dopo ( a volta anche DUE giorni dopo) dalla stampa... professionale. La notizia è assolutamente vera: c'è una donna che ancora oggi è ricoverata in ospedale e accusa una persona ben precisa di percosse, è una vicenda delicata sulla quale ci sono tanti aspetti ancora da chiarire.
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