È stata celebrata nel pomeriggio l'udienza preliminare avanti il Tribunale di Venezia, nella persona della giudice Daniela Defazio, per la convalida dell'arresto a carico di Stefano Fabris, il 42enne di Chioggia che lo scorso sabato in calle Piva aveva dato in escandescenze gettando i mobili dalla finestra di casa e danneggiando seriamente due auto delle forze dell'ordine. Fabris è stato posto agli arresti domiciliari, in attesa della prima udienza che si svolgerà tra una decina di giorni: era comunque necessario il passaggio odierno, altrimenti domani mattina il 42enne sarebbe stato rimesso giocoforza in libertà. Tuttavia l'uomo è stato trattenuto fino al pomeriggio all'ospedale di Chioggia, dove era ancora ricoverato al Pronto Soccorso in condizioni definite stamane «non trasportabili» dai sanitari e piantonato in stato di arresto: sotto sedativi, Fabris ha anche rotto una barella a calci sebbene fosse legato. Nelle ultime ore Fabris è stato condotto nella cella di sicurezza alla caserma dei carabinieri in lungomare a Sottomarina.
Fabris aveva perso il controllo di sé una volta che i genitori gli avevano rifiutato il denaro per acquistare la cocaina, sostanza di cui nel tempo è divenuto dipendente, arrivando anche a perdere il proprio posto di lavoro quale marinaio. Nel pomeriggio di follia, il 42enne era uscito in calle munito anche di un coltello con lama di circa 30 centimetri, oltre a colpire le volanti parcheggiate utilizzando gli stessi oggetti che egli stesso aveva scagliato dalla finestra, mettendo a rischio l'incolumità di passanti e agenti.
Mentre ieri la sorella di Stefano Fabris, anziché pensare al dolore dei propri genitori costretti a subire le continue vessazioni del fratello, non ha trovato di meglio che minacciare di denunce Chioggia Azzurra per aver riportato i fatti nel normale esercizio del diritto e dovere di cronaca senza reticenze, cosa che il presente network naturalmente continuerà a fare in ogni circostanza.
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