domenica 8 dicembre 2019

COCAINOMANE CREA IL PANICO, DUE TSO A CHIOGGIA NELLO STESSO POMERIGGIO: AGENTI FERITI E 20MILA EURO DI DANNI. I POLIZIOTTI: "SERVE IL TASER"

È tuttora piantonato in stato di arresto all'ospedale di Chioggia Stefano Fabris, l'esagitato di quasi 43 anni che, nel pomeriggio di ieri, ha dato in escandescenze in calle Piva a Chioggia. L’uomo, tossicodipendente, aveva per l’ennesima volta chiesto all’anziana madre i soldi per comprare la cocaina: quando se li è visti negare, ha iniziato a gettare in calle i mobili e gli oggetti che trovava in casa. Alla povera donna non è rimasto che contattare i carabinieri, in supporto dei quali è accorsa anche la polizia di Stato, oltre a un'ambulanza per praticare a Fabris l'opportuno trattamento sanitario obbligatorio.
Lo stato di tensione ha incuriosito circa 50 tra residenti della calle e passanti, che hanno assistito alle operazioni con qualche apprensione per la propria e altrui incolumità: scene crude, riprese dai telefoni, stanno facendo il giro della città e Chioggia Azzurra ha scelto di non mostrare le più efferate. Una volta sceso in calle per fronteggiare gli agenti, il 42enne ha devastato due delle auto di pattuglia, per almeno 20mila euro di danni oltre alle contusioni inferte: dalle prime, frammentarie notizie pareva che anche un agente avesse riportato serie ferite nella colluttazione, circostanza comunque non confermata al momento.
La bagarre è durata complessivamente alcune ore, e le forze dell’ordine si sono trovate costrette ad adoperare anche lo spray urticante per venire a capo dell’esagitato. Molte testimonianze parlano di Fabris come di un ex bravo ragazzo, rovinato dalla droga come tanti altri in una città dove la cocaina continua a scorrere a fiumi, sfociando non di rado in episodi come quello di ieri: già altre volte – riferiscono i residenti – la crisi è stata all’ordine del giorno con minacce e offese, ma mai prima d’ora si era arrivati a una situazione del genere. Fabris lavorava come marinaio all’Actv, che pur di provare a mantenerlo in servizio lo aveva anche progressivamente demansionato.
«Quanto accaduto in calle Piva - scrive in una nota il sindacato veneto FSP Polizia di Stato – è l’ennesima dimostrazione che in questi casi unica soluzione è il taser. La politica nazionale è ferma attorno un aspetto sempre più indispensabile. Non possiamo continuare a contare feriti, quando si andrebbero a ridurre i corpo a corpo adoperando uno strumento che si è dimostrato efficace. I poliziotti sono stanchi di lavorare in queste condizioni». Nelle stesse ore peraltro, a Borgo San Giovanni, un altro individuo era uscito dai gangheri, e alla stessa maniera per fermarlo la polizia locale ha dovuto praticare un TSO: l’uomo è poi stato sedato al Pronto Soccorso dell’ospedale di Chioggia.

3 commenti:

  1. Mi spiace tantissimo perché un bravo ragazzo è molto intelligente che purtroppo è rimasto vittima da tempo di gente senza scrupoli. Solidarietà alla famiglia meno alle forze Dell ordine che l hanno massacrato.

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    1. Il Fabris aveva "esordito" uscendo con un coltello la cui lama era di 30 cm. Quando le forze dell'ordine sono riuscite ad avere la meglio lui non è che stesse fermo aveva ancora altri oggetti in mano. Nella foga dell'intervento che cosa avrebbero potuto fare? Come fai a rendere inoffensivo una persona completamente fuori di se sotto gli effetti della droga che può arrecare ferite gravi agli altri e anche a sè stesso? Facile criticare, tra l'altro al riparo dell'anonimato, sarebbe da vedere cosa avresti fatto tu in quella sitazione. Il problema è sempre quello gli strumenti per operare in sicurezza in queste situazioni ci sono: è il taser. Con quello non si sarebbe fatto male nessuno e le conseguenze penali per lo stesso Fabris sarebbero state di gran lunga inferiori.

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  2. Stefano n lo conoscevo tanto ma è sempre stato sicuro d se lavoratore ma purtroppo la cocaina n persona t rovina la gente perde i valori della vita x diventano assoefatti d tutto e si perdono la vita vera.... spero ne verrà fuori...ma solo lui ne può venire fuori dipende dalla sua volontà.

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