Ha dell’inaudito quello che è successo nella notte tra il 14 e il 15 agosto scorso.
Ce lo racconta la mamma di Francesca, una 19enne che con la famiglia lavora alle biglietterie delle Astoria Village e con la quale adesso sta aprendo un’attività in proprio.. .
Uscendo dal lavoro, verso le 3, 3:15 di notte Francesca, in compagnia alla sorella 18enne Claudia, e il ragazzo di questa, ha urtato involontariamente la spalla di una persona che, seduta sul muretto del Lungomare si stava facendo un selfie.
La persona, in compagnia con altre sette, tra adulti, donne e bambini, ha risposto con un’offesa a cui, purtroppo, Francesca ha avuto la malaugurata idea di rispondere. Allontanandosi, non ha fatto in tempo a fare un passo che è stata presa per i capelli, gettata a terra e assalita da quella che non si può definire in altro modo che gang di delinquenti.
8 persone, di etnia rom, che si sono accanite con una violenza inaudita nei confronti di una 19enne, inclusi i bambini, mirando tutti alla testa e continuando a inveire contro di lei.
La sorella è rimasta impietrita davanti a tanto orrore mentre il suo ragazzo, che ha provato a intervenire in sua difesa, è stato colpito da due pugni.
Altri due ragazzi, ventenni, che hanno provato difendere la ragazza sono stati colpiti e costretti, da questo, a stare alla larga.
Nessuno, tra le persone presenti, a quanto riportano i genitori, Giovanna e Gregorio, dopo aver sentito la figlia Claudia, ha fatto nulla, nessuno tra tutti coloro che stavano facendo nottata in uno dei locali della zona sembra abbia chiamato le forze dell’ordine.
Claudia lo ha fatto in un momento di lucidità.
Dopo essersi sfogata sulla povera Francesca, la famiglia si è allontanata come se non fosse successo nulla, proprio mentre sopraggiungeva la volante della Polizia.
Francesca era intontita e aveva la vista offuscata a causa dei troppi colpi presi, seppur non presentasse ferite da taglio è stato ritenuto opportuno chiamare l’ambulanza, cosa che hanno fatto gli agenti intervenuti.
Nel mentre, sembra che Claudia e il suo ragazzo abbiano indicato agli agenti che i colpevoli di tanta violenza si erano appena allontanati ed era possibile rintracciarli e identificarli. Probabilmente la procedura di intervento in questi casi ha un iter particolare, prevedendo prima la stesura di un verbale.
Francesca, all’insaputa dei genitori che la credevano a divertirsi con gli amici, ha passato la nottata in osservazione all’Ospedale Civile di Chioggia. Ora, dopo l’esito negativo della TAC, è tornata a casa, ha una prognosi di tre giorni, deve stare riguardata e le è stato raccomandato che, nel caso in cui abbia sensazione di nausea, vomito e giramenti di testa, di recarsi immediatamente all’ospedale. Questa mattina, con la sorella e il suo ragazzo, è andata a fare regolare denuncia.
Viene alla mente un caso analogo di un concittadino italiano, Niccolò Ciatti di Firenze, pestato a morte in una discoteca di Barcellona l’11 agosto del 2017.
Fortunatamente, l’epilogo è stato diverso.
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