Ieri sera dopo le 22 i vigili del fuoco sono intervenuti a Ca’Bianca nel compendio delle case popolari di proprietà comunali e dell’Ater per domare un piccolo incendio sviluppatosi nelle vicinanze del bombolone fuori terra contenente GPL che alimenta parte delle residenze popolari.
Fortunatamente l’incendio, sicuramente doloso, non era proprio vicinissimo all’impianto e l’erba non era secca, in quanto i residenti ne avevano provveduto al taglio qualche settimana prima e quindi non era alta, ma siamo in estate e le temperature alte e il vento di scirocco di questi giorni avrebbero potuto contribuire a facilitare la propagazione delle fiamme nel caso in cui si inneschi un incendio.
Abbiamo tutti davanti agli occhi le immagini delle fiamme che in Sicilia e in Sardegna si sono propagate velocemente proprio in questi ultimi giorni, lambendo le case, sterminando allevamenti e danneggiando le abitazioni.
Qui, l’irresponsabile che ha causato il momento di pericolo, non ha pensato sicuramente alle conseguenze tragiche che la sua leggerezza avrebbe potuto provocare.
Vogliamo pensare che l’atto sia involontario e non cercato, in quanto riteniamo che nessuna persona sana di mente, anche fosse un piromane, avrebbe deciso di innescare un incendio a un passo da un serbatoio di GPL, un carburante estremamente infiammabile
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