Le strade della città sono costellate di piste ciclabili, ce ne sono a un senso di marcia e a doppio senso, e, in presenza di una pista ciclabile è obbligatorio che il ciclista vi debba transitare.Il Codice della Strada prevede, per la violazione di tale norma, l’applicazione di una sanzione amministrativa da € 25,00 a € 100,00.
Il verbale può essere impugnato nel caso in cui qualcosa ne impedisca il transito o la pista non sia segnalata.
Bisogna tenere conto che le piste ciclabili non sono tutte uguali, e su quelle in cui possono transitare sia i cicli che i pedoni, ad uso promiscuo quindi, non è fatto obbligo di transito per le biciclette. In questo caso si parla di pista ciclopedonale.
Nel nostro comune ci sono molte piste ciclabili ma non sembra che i ciclisti sappiano che esiste l’obbligo di transito.
Infatti mentre una parte di ciclisti le percorrono coscienziosamente, altri fanno finta che non esistano, percorrendo la carreggiata, intralciando il traffico, soprattutto quando si trovano a percorrere, ad esempio, il ponte dei Cavanis, con il fiato di un autobus sul collo e nessuna possibilità di entrare nella ciclabile ma solo di accelerare per evitare che dietro si crei coda e ingombro.
Queste continue e quotidiane violazioni a molti automobilisti fanno pensare che le piste ciclabili, se non utilizzate a dovere, siano completamente inutili, e che creino più disagio alla circolazione che beneficio, tanto da immaginare che sarebbe il caso che vengano tolte, facendo si che la carreggiata si allarghi e i ciclisti intralcino meno alla circolazione.
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