Chioggia è un paese che vive sull’acqua e di ciò che le acque le donano, il pesce, l'acquacoltura, la molluschicoltura.
Tutto il settore dell’ittico necessita di acque pulite per offrire la qualità migliore, non certo degli idrocarburi che quasi quotidianamente vengono sversati nel canal Lombardo Interno e nel Canale San Domenico, dove è ormeggiata una buona parte della flotta clodiense. Sembra strano che i “custodi dell'Adriatico”, come il Mercato Ittico all’Ingrosso ha definito la categoria, siano così poco attenti ai fluidi che vengono rilasciati dai loro motori e dai loro serbatoi. Forse non sanno dei danni che possono provocare all’ambiente marino? O forse alcuni definiscono inquinamento solo quello causato dalle petroliere che perdono il carico?
L’inquinamento è lo stesso, è solo la quantità che cambia. L’effetto sull’ecosistema marino e lagunare non cambia se si tratta di idrocarburi sversati in un’unica volta o centellinati giorno dopo giorno per anni.
Alcuni custodi dell'Adriatico dovrebbero svolgere meglio il loro compito
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