mercoledì 11 settembre 2019

GELATERIA CARPE DIEM, LA (BRUTTA) STORIA INFINITA: NUOVI ATTI VANDALICI RIPRESI DALLE TELECAMERE. CERCAVANO L'EX GESTORE?

Una situazione assurda sta coinvolgendo suo malgrado la gelateria Carpe Diem, presente in corso del Popolo a Chioggia con due filiali, una sotto il Granaio e l’altra sotto i portici all’altezza di calle Palazzo. Nelle scorse settimane l’impresa aveva dovuto chiudere i battenti e restare senza plateatico per via del mancato pagamento dei tributi Tari e Cosap, differito di anni: un concordato con il Comune, Veritas e SST ha accorciato i tempi della pausa forzata. E ora, lo scorso sabato notte, ignoti hanno cosparso di colla a pronta presa i serramenti di quest’ultimo esercizio, costringendo i dipendenti a un’apertura posticipata l’indomani. Secondo quanto siamo in grado di ricostruire, l’obiettivo non dovrebbe essere stato scelto a caso: già la notte dello scorso 24 gennaio – racconta l’attuale titolare – era accaduto un fatto analogo al locale del Granaio, immortalato dalle telecamere di videosorveglianza che avevano inquadrato anche un uomo intento a tagliare con forbici o coltello gli ombrelloni esterni, del costo di 400 euro l’uno. Allora l’ignoto aveva colpito anche nel magazzino, segno esplicito che cercava proprio di danneggiare il Carpe Diem.
Non è la prima volta che la gelateria in questione entra nelle cronache per motivi poco piacevoli: giusto un anno fa, nel settembre 2018, la precedente gestione di Infinity (cui era da addebitare anche la morosità tributaria) aveva lasciato all’addiaccio i frigoriferi che contenevano alcune torte gelato, e contestualmente anche Chioggia Azzurra aveva ricevuto le lamentele di non pochi ex dipendenti del bar, i quali reclamavano mancati pagamenti del proprio stipendio e poi di essere stati messi in cassa integrazione. Una gestione tormentata, quella dell’azienda che faceva capo a Massimo Rossi, che dal 2016 aveva accumulato mancati finanziamenti bancari, ispezione del Nucleo AntiSofisticazioni, la sottrazione di denaro dalle casse. Nel 2018 il Rossi è stato anche denunciato per truffa, emissione di assegni falsi e bonifici altrettanto fasulli per decine di migliaia di euro, e del mancato pagamento dell’affitto dei locali: in suo potere era infatti l’amministrazione. Dal 5 dicembre dell’anno scorso Infinity è riuscita a estromettere Rossi dalla società, tramite procura con atto notarile, ma evidentemente chi ha continuato a porre in essere atti vandalici ai danni di gelaterie e magazzino ritiene che sia ancora lui il dominus della società.

Nessun commento:

Posta un commento

Purtroppo siamo bersagliati dallo spam. Se vuoi commentare devi registrarti su google anche con un nick name, ci dispiace ma e' diventata una cosa impossibile.

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.