giovedì 4 novembre 2021
QUATTORDICIMILA EURO DI SANZIONI A DUE RISTORANTI DEL CENTRO STORICO DI CHIOGGIA
Un comunicato dei carabinieri di Sottomarina rendo noto che nei giorni scorsi i carabinieri del Nucleo Natanti della Compagnia di Chioggia durante i servizi di verifica delle norme igieniche sanitarie ha contestato a due ristoranti del centro storico di Chioggia gravi inadempienze sia per la conservazione di alimenti scaduti che di prodotti privi di etichettatura per la tracciabilità.
Le verifiche sono state eseguite con il supporto di personale del dipartimento di prevenzione dell'Ulss 3 di Chioggia.
Al titolare del primo esercizio, sono state contestate sanzioni per un totale di 11.500 €, mentre al titolare del secondo ristorante sanzioni per 2.500 €.
In entrambi i casi, i prodotti alimentari in argomento (del valore totale di 1500 €) sono stati sottoposti a sequestro e dovranno essere distrutti.
Nel comunicato, come di consueto, non c’è il minimo indizio che possa far risalire a quali sono i locali a cui sono state contestate le inadempienze.
Chi lavora commette errori, non è sempre facile per un ristoratore nella fretta del lavoro seguire alla lettera le prescrizioni. Per esempio porzioni di condimento, se avanzano dopo la ristorazione del pranzo, devono per legge essere comunque etichettate anche se verranno usate per i pasti della sera.
Però, un conto sono piccoli “incidenti” di percorso, dovuti anche alla dinamica del lavoro tutta altra cosa sono 11.500 euro di sanzioni per cibi scaduti e privi di tracciabilità.
È noto praticamente a tutti l’impegno che i ristoratori del centro storico ci hanno messo per alzare la qualità della cucina e del servizio, praticamente tutti abbiamo assistito con solidarietà al vero e proprio assalto ai ristoranti del centro storico di turisti dopo “l’inverno” dei lock down.
Dopo la pandemia e nel rispetto dei tanti ristoratori che hanno passato momenti terribili chi compie “sbagli” di questo tipo non dovrebbe essere solamente sanzionato ma si dovrebbe anche rilevarne l’identità.
Sia chiaro che non è una critica verso le forze dell’ordine purtroppo però così il buon nome di chi opera con il massimo scrupolo è danneggiato da chi invece ha una gestione più superficiale.
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