venerdì 28 settembre 2018

IL TITOLARE DEI CAVALLI SOTTO SEQUESTRO: HO SBAGLIATO, MA NON È VERO CHE I CAVALLI SIANO MALNUTRITI

Ha giustamente destato molto scalpore la vicenda dell’allevamento equino posto sotto sequestro nei giorni scorsi dai carabinieri forestali del nucleo Cites nella zona fra Brondolo e il fiume Brenta. I militari, assieme ai veterinari della ULSS 3 Serenissima, hanno riscontrato in loco varie inadempienze che si ripercuotevano nello stato di salute e di nutrizione dei circa 50 fra cavalli e asini presenti, oltre alla presenza di cinque carcasse animali non ancora rimosse.
Nel rettificare quanto abbiamo scritto mercoledì 26 settembre, ovvero che il grosso della mandria è stato portato altrove cercando di rianimarla e metterla in salute (quando invece i cavalli sono ancora là, dal momento che l’allevatore è stato nominato custode giudiziale), Chioggia Azzurra ha ricevuto l’invito di quest’ultimo, il signor Cherubino Tiozzo Caenazzo, il quale ha voluto illustrare le effettive condizioni del bestiame: quello che le immagini rilevano è uno stato apparentemente migliore di come descritto nei giorni scorsi, in quanto esiste anche la macchina che compatta il fieno per il vitto dei cavalli e degli asini.
Dubbi permangono riguardo alcuni esemplari di razza Appaloosa, visibilmente più magri degli altri, ma nelle parole dell’anziano titolare ciò sarebbe dovuto proprio a caratteristiche fisiche o allo stato di gravidanza di qualche giumenta. Tiozzo non nega la permanenza nella stalla delle carogne contestate, e ha anche dichiarato che il grosso dello stock avrebbe dovuto presto essere venduto dal momento che le sue condizioni di età e di salute non gli consentono più di portare avanti un lavoro che è anche una passione. Restano comunque agli atti i rilievi mossi dai carabinieri forestali, concernenti anche le coperture, l’abbeverazione e altre mancanze.

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