sabato 29 settembre 2018

CASO CARPE DIEM: I GELATI RIENTRANO, "IL FRIGO APPARTIENE ALLA VECCHIA GESTIONE"

Non è tardata la risposta dell’attuale gestione della gelateria Carpe Diem sotto il Granaio di Chioggia, alla notizia pubblicata ieri, ovvero che una cella frigo contenente gelati fosse rimasta aperta di notte senza lucchetto, alla mercé di ladri ed eventuali malintenzionati, prima che i prodotti fossero dati in pasto al pubblico. Questa mattina Massimo Rossi, uno dei soci di Infinity che ne ha rilevato la gestione, ha inteso precisare al microfono di Chioggia Azzurra che «il frigo con i gelati è stato esposto all’esterno poiché relativo alla precedente proprietà, dell’azienda BMB, la quale non ha ancora provveduto a rimuoverlo. Gli stessi gelati erano di loro pertinenza e non destinati al consumo alimentare, quindi alla vendita». Onde evitare ulteriori polemiche, Infinity ha spostato all’interno i gelati in un altro frigo. Per quanto riguarda le accuse di allacciamento a un contatore dell’energia elettrica in dotazione al cantiere edile che sta restaurando il Granaio, Rossi specifica di non aver mai compiuto tale operazione, essendo relativa (molto tempo fa) appunto a una terza persona che con l’attuale società non c’entra: «Ciò è dimostrabile carte alla mano – continua l’attuale dominus di Carpe Diem – perché una volta scaduto il precedente contratto con Enel sono stato riagganciato la mattina stessa, tempo due ore», e quindi non è stato necessario ricorrere a mezzucci per avere la luce. Oltre agli esercizi in corso del Popolo, Infinity si occupa anche di un analogo locale a Dolo e di un ristorante a Camin, oltre a un laboratorio artigianale di gelato.

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