Da alcuni giorni Marco Penzo, il 21enne dipendente dalla cocaina che da tempo imperversava lungo la parte meridionale di riva Vena a Chioggia, minacciando anche un esercente oltre a rendersi protagonista negativo di alcuni episodi di violenza, mostrava segni di insofferenza attraverso le "stories" in diretta pubblicate dal proprio account instagram, e riverberate nelle reti cittadine attraverso le condivisioni via whatsapp.
Il giovane manesco è infatti recluso agli arresti domiciliari dallo scorso 1° aprile, quando gli agenti della polizia di Stato avevano dato corso al provvedimento emanato dall'autorità giudiziaria. Nel primo dei due video che egli stesso ha diffuso, Penzo ha minacciato verbalmente alcuni possessori di barchini ormeggiati lungo la riva, mentre nel secondo dopo essersi pavoneggiato ha preso un asse di legno e l'ha gettato dalla finestra del suo appartamento.
Non bastasse, ieri Penzo è stato pizzicato sull'uscio dell'abitazione: così, gli agenti della pubblica sicurezza lo hanno condotto al Commissariato, per poi riportarlo al domicilio. Della tentata evasione, per quanto accennata, è stata data notizia al sostituto procuratore della Repubblica che segue il suo caso, quale aggravante in vista dei prossimi processi che potrebbero spalancare per il 21enne le porte del carcere di Santa Maria Maggiore.
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