Prendi i soldi e scappa. È quanto ha fatto -furtivamente e nella notte di mercoledì scorso- una sedicente concessionaria di automobili, la ditta OK Auto con uffici sul cavalcavia a Ridotto Madonna, verso la chiesa della Navicella: telefoni staccati, annunci promozionali tolti dalla rete, così sono fuggiti i titolari dell’impresa, ovviamente con i soldi di acconto versati da ignari clienti che ancora aspettano la macchina acquistata. OK Auto avrebbe operato dapprima ad Adria e in altri luoghi d’Italia, per poi spostarsi a Sottomarina, ma in tre mesi di presunta attività raramente si è vista una loro auto o la presenza dei lavoratori: gli acquisti avvenivano online da parte di clienti da fuori Chioggia, e si registrano casi di truffati venuti appositamente in città in questi giorni, sgomenti alla scoperta del raggiro. Per tutta l’estate si erano rincorsi comunque i sospetti tra le persone dell’ambiente automobilistico, tanto da rendere scontato l’epilogo, secondo uno schema che prevedeva la promozione di auto allettanti a prezzi più bassi, l’accumulo di denaro in anticipo per migliaia di euro, e quindi la fuga. Due mesi fa la polizia stradale di Mestre ha sequestrato ai gestori un’auto per appropriazione indebita, inoltre si sono verificati casi di targhe duplicate dalla Spagna, ma senza un marchio di Stato: le auto così immatricolate giravano finché non veniva scoperta l’irregolarità, quando però erano già per strada. Il comportamento di questo genere di imprenditori, va da sé, danneggia il mercato e i concorrenti, in specie una concessionaria adiacente ma che non ha niente a che spartire con questo modo di “lavorare”.
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