Ancora un ricatto via facebook ai danni di un chioggiotto, che con disinvoltura ha accettato il contatto di una sedicente sudamericana e ne ha seguito le richieste in chat. L’uomo, abbordato da tale Amanda Lopez Adil, è stato coinvolto in breve in un’apparente liaison bollente, con immagini e video inviate online: per ottenere la cancellazione dei quali, al chioggiotto sono stati chiesti 3500 euro, pena la divulgazione ai contatti di quest’ultimo. Dal momento che la donna ha ottenuto un rifiuto a saldare il ricatto, questa ha già cominciato a diffondere le immagini a una persona di conoscenza comune: succede infatti che costei sia nella rubrica di altri concittadini, ancorché il sistema di Facebook dovrebbe averne già bloccato l’account.
«Ci sono cascato come un pirla», ha ammesso il malcapitato. La raccomandazione pressante è di non concedere la cosiddetta amicizia alla prima venuta, specie se non si hanno conoscenti comuni e se il profilo suona sospetto: spesso infatti i truffatori utilizzano immagini di giovani donne straniere, la più parte latine. Oltre al fastidio del ricatto, bisogna anche considerare la minaccia dell’invio dei file alla propria rubrica, espandendo le immagini a macchia d’olio.
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