venerdì 24 luglio 2020

AGGUATO IN STILE MAFIOSO CONTRO ANDREA COMPARATO, COLPITO A CALCI E PUGNI IN UNA CALLE DI CHIOGGIA: «NON MOLLERÒ DI UNA VIRGOLA»

Tra le ore 17.30 e le 17.45 l'editor di Chioggia Azzurra, Andrea Comparato è stato aggredito a pugni e calci da due individui sotto il portico che da calle Picelli porta alla riva del canal Lombardo.

L'agguato ricorda quelli in stile mafioso: Comparato, in zona per un appuntamento di lavoro, era appena entrato nella calle quando due tizi alti 1.80, dai capelli scuri (uno dei due indossava una maglia di colore rosso) sono accorsi e si sono avventati sull'uomo, colpendolo prima alle spalle con una botta alla nuca. Andrea ha appena fatto a tempo a vederli ed è finito a terra, mentre gli energumeni hanno continuato con calci e pugni per un minuto o poco più, senza mai proferire parola prima di fuggire verso il corso del Popolo.
Per fortuna il blogger è stato colpito di striscio, riuscendo in qualche modo a parare gli impatti: a parte l'infrazione degli occhiali, Comparato ha riportato qualche ematoma alle gambe e dolori alla spalla e alla mano. Ricorso alle cure del Pronto Soccorso, gli sono stati prescritti 7 giorni di riposo.
L'elemento che più di altri stupisce è che non ci siano stati preamboli, né urla né offese: i due aggressori non hanno mai proferito parola, ed erano stati visti aggirarsi in quella parte della riva da qualche minuto con atteggiamento sospetto. Andrea Comparato, in un video, afferma di non avere idea di chi possano essere questi "signori", il cui agire rimanda agli agguati di mafia: non esclude possa trattarsi di sicari mandati ad hoc da terze persone.


Oltre alla naturale intenzione di sporgere denuncia al Commissariato di Polizia, l'editor di Chioggia Azzurra tiene a far sapere che «chiunque sia stato, se c'è un mandante ci arriveremo e non la passerà liscia. Di sicuro non mollerò una virgola di quello che faccio, andremo sempre avanti e continueremo come prima. Grazie a chi mi vuole bene per i continui attestati di stima e anche di solidarietà che ricevo tutti i giorni».

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