domenica 19 luglio 2020

"REDENTORE FAI DA TE" IN UNA DARSENA SUL BRENTA: OTTO RAZZI E UN BOATO ENORME FINO ALL'ARRIVO DEI VIGILI DEL FUOCO, POTEVA ESSERE UNA TRAGEDIA

Come noto, la tradizione dei fuochi artificiali per la festività del Redentore a Venezia, nella cosiddetta "notte famosissima" di metà luglio, quest'anno non ha potuto avere luogo in tutta la sua interezza per via delle restrizioni sanitarie. Uno smacco anche per tanti chioggiotti e marinanti che, dotati di barca, erano soliti raggiungere il capoluogo e partecipare alla kermesse lagunare.
Alcuni però devono aver pensato che la ricorrenza non potesse essere celebrata senza riversare nell'aria colori e rumori, in una sorta di "Redentore fai da te": ieri sera attorno alle ore 22.30, probabilmente da una darsena verso le foci del Brenta, sono stati sparati almeno otto razzi da barca a paracadute, del modello valido oltre le 6 miglia, che inviano al cielo una luce molto vistosa al fosforo, la quale scendendo illumina completamente la zona.

Il boato enorme è stato avvertito da più parti, ad esempio dagli automobilisti che stavano attraversando il ponte translagunare, che hanno avvertito i vigili del fuoco di Chioggia. Le squadre al lavoro si sono presentate in loco, constatando la veridicità della segnalazione, con la conseguente apertura di un procedimento destinato all'emissione di sanzioni.
La goliardata avrebbe potuto avere anche conseguenze peggiori se i razzi da barca (forse addirittura scaduti per inutilizzo dopo 4 anni dal loro acquisto) anziché in mare o nel fiume fossero caduti sull'erba o sopra qualche abitazione, destinata a prendere fuoco in pochi secondi.

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