sabato 4 luglio 2020

COMMERCIO NON AUTORIZZATO, LA POLIZIA LOCALE E LA GUARDIA DI FINANZA SEQUESTRANO 3000 ARTICOLI: AZIONI PREVENTIVE ANCHE IN PIAZZA EUROPA

Nella mattinata di oggi i militari della Guardia di Finanza e il personale della Polizia Locale di Chioggia hanno operato in stretta collaborazione nel corso di un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione del commercio irregolare lungo il litorale di Sottomarina. Sono stati eseguiti otto sequestri, relativi a quasi 3000 articoli di vario genere che sono stati sottratti al mercato illecito, in alcuni casi ancor prima che raggiungesse la battigia: l'intervento delle Fiamme Gialle e degli agenti di Polizia Locale, infatti, è iniziato in borghese già in piazza Europa, dove alcuni venditori sono scesi dagli autobus extraurbani provenienti da Padova o da Mestre.
Da notare come questi venditori non autorizzati mettessero in commercio la merce, oltre che in spregio alle norme fiscali, anche senza adottare alcun tipo di igienizzazione o protezione a tutela della salute degli incauti ed irresponsabili acquirenti. L'attività di contrasto al commercio illegale, già di sé molto impegnativa, è resa ancora più complessa in regime di epidemia da Covid-19, dovendo adottare tutti i dispositivi previsti e l'igienizzazione delle attrezzature e dei veicoli. Azioni analogamente coordinate si ripeteranno nel corso della stagione, nonostante le difficoltà di organico che investono in particolare la Polizia Locale di Chioggia.
All'intervento delle due forze dell'ordine plaude con soddisfazione il consigliere comunale Beniamino Boscolo: «Lieto che i controlli siano stati operati in modo intelligente già a partire dal capolinea di piazza Europa, ovvero "alla fonte", perché non si sono rivelati sufficienti quelli praticati in spiaggia», la cui concitazione peraltro può creare problemi ai bagnanti lungo l'arenile. «Sappiamo che il fenomeno - conclude Boscolo - è difficile da stroncare per via delle sue dimensioni, ma questa prima azione (se non ancora risolutiva) può essere preventiva rispetto i prossimi, eventuali casi. Bisogna ricordare che il commercio illegale va a danno delle attività in regola, le quali fanno fatica ad andare avanti oggi più di ieri».

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