venerdì 13 gennaio 2023

RELITTO SENZA PADRONI CONTINUA A FAR DANNI MA TOCCA AL COMUNE E/O SST INTERVENIRE

La barca che si è liberata dell’ormeggio, incastrandosi sotto il ponte titolato al poeta chioggiotto Elio Ballarin, che si trova in piazzale Poliuto Penzo, alla fine del Perotolo, imbarcando acqua, ora sta vagando per canal Vena, spostata dalle correnti e da mani umane allorché si posiziona in punti in cui è maggiormente di intralcio.

Oggi si trovava in canal Vena all’altezza di Palazzo Ravagnan abbandonata a se stessa. La responsabilità di Canal Vena e del Perotolo cade in capo a SST, la quale, oltre a verificare se le concessioni sono in regola con i pagamenti, è stata incaricata dello sgombero dei natanti abusivi.

Da ordinanza del novembre 2020 è scritto nero su bianco che i natanti abusivi devono essere rimossi ed eventualmente demoliti da SST per poi rivalersi delle spese sostenute sulle proprietà.
In ogni caso SST è una partecipata del Comune al 100%, Canal Vena e Perotolo sono proprietà del comune, come la Polizia Locale dipende dal Comune.
La competenza cade quindi al Comune il quale ha ORDINATO a SST di farsi carico dello sgombero. Quindi qualcuno in seno al comune deve intervenire per rimuovere i natanti abusivi come questo che sta girovagando, costituendo intralcio alla navigazione.
Come SST è ligia nel controllo degli stalli a pagamento, contrassegnati dalle righe blu, dovrebbe essere altrettanto ligia al controllo dei pagamenti delle concessioni acquee in Canal Vena e in Perotolo. Ed essendo l’ordinanza in oggetto a contrassegnare SST quale ente competente alla rimozione dei natanti abusivi, la stessa non può affermare che la rimozione non è di sua competenza.
Attendiamo quindi che SST intervenga a togliere di mezzo questa imbarcazione specifica, prima che affondi del tutto ma anche a fare un bel controllo sui pagamenti delle concessioni in Riva Vena dove, ricordiamo, dovrebbero essere ormeggiate solo barche aventi motori con potenza massima di 40 hp e non i 150 e oltre come possiamo ben vedere.




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