Una moria che non si ferma più. Stiamo parlando dei negozi storici che con il finire del 2019 hanno chiuso i battenti dopo decine di anni di attività: dapprima a Sottomarina, ad esempio il negozio di scarpe Pittarello, poi a Sant'Anna con l'unica edicola e cartoleria.
Oggi il virus arriva anche in centro storico a Chioggia: se già calle San Giacomo e riva Vena sono state spesso interessate dal fenomeno negli ultimi anni, ora è la carne viva della piazza a soffrire. Da ieri infatti non riaprirà più la celebre Cartolibreria Cattolica adiacente alla chiesa della Santissima Trinità in piazzetta XX Settembre, per anni retta dalle suore e poi da Corrado Bullo; stesso destino per lo studio Foto Marino, praticamente in piazza Vigo, nel quale Marina Fuolega era subentrata ai genitori, fotografi di lungo corso.
Nel primo e nel secondo caso i motivi vanno ricercati in affari difficili, negli affitti e nella tassazione, con singole specificità: per la libreria, la concorrenza delle vendite online e della grande distribuzione, mentre chi ha uno studio fotografico sconta il boom delle immagini digitali via telefono, ormai affermatesi a livello globale.
Comunque sia, Chioggia e le sue frazioni difficilmente hanno vissuto un periodo commerciale più duro di questo presente, e la situazione ha già raggiunto un livello di guardia tale che tutti, dalle istituzioni alle associazioni di categoria, devono escogitare qualcosa affinché la tendenza si inverta, in quello che Curzio Malaparte definiva il più grande caffè a cielo aperto d'Italia.
Mentre Chioggia si spopola, le attività commerciali chiudono, gli immobili si svalutano perché nessuno li compra, l’Amministrazione ha pensato di progettare e appaltare il “parcheggio scambiatore” all’Isola dell’Unione.
RispondiEliminaCaffè a cielo aperto????? Ma fatemi il piacere. Bar che sono la peggiore espressione del caos e sporcizia del "paesotto" Ma guardate i gestori come si vestono come servono per non parlare dei clienti che hanno
RispondiEliminaIl bar bellini invece rimane aperto, e di questo mi compiaccio, ma la maleducazione dei clienti invece, che non fanno passare i pedoni ad oltranza, fa rimpiangere la mancata chiusura. Semo a cioosa
RispondiEliminaI portici orinatoi e altro per cani. Il Sindaco non si accorge dell'estremo degrado della città? Lerciume e sporcizia. Bisogna avere il coraggio di fare ordinanze ad hoc e farle rispettare. E incoraggiare l'educazione tramite la scuola a cominciare dalla materna.
RispondiEliminaAspettiamo la Ztl tutti a piedi così daremo il colpo di grazia anche alle ultime attività rimaste
RispondiEliminaTroppa gente (anche del posto) maleducata sia a Chioggia che a Sottomarina!!! In bici anche sui marciapiedi e chi è a piedi per evitarli tocca scendere in strada!!! Io che vengo in vacanza mi è passata la voglia di portare di nuovo i miei soldi in futuro!!! Meritano di restare nel loro brodo!!!
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