Atti vandalici nei locali retrostanti la chiesa di Cavanella d'Adige. Li denunciano, in una nota congiunta, il parroco don Giovanni Natoli e il presidente del comitato civico, Guido Mantovan: i balordi hanno asportato il coperchio di un tombino, con il quale hanno rotto le vetrate e divelto le porte di un magazzino. La conta dei danni, ancora in corso, si annuncia ingente e farà parte della denuncia formale che verrà sporta alle forze dell'ordine.
«Rabbia e totale condanna» traspaiono dalle parole dei firmatari, «sconvolti visto che in paese non era mai accaduto niente di così ignobile». Sdegno viene espresso anche dalla coordinatrice del coro parrocchiale e dai titolari delle attività presenti nella frazione. «Ancora non riusciamo a darci una spiegazione», scrivono don Giovanni e Guido Mantovan: le ipotesi al vaglio partono dalla bravata per idiozia e noia giovanile, al tentato furto, addirittura all'atto intimidatorio.
Non manca un rilievo nei confronti dell'amministrazione comunale: «Chiediamo da tempo - scrive la comunità di Cavanella - l'apertura di un parco giochi nel giardino di corte Salasco, dal momento che i ragazzi giocano a calcio in piazza, per strada, con le auto che passano a gran velocità e utilizzando come porta quella della chiesa. Serve una vigilanza più presente nella frazione, magari con l'installazione di telecamere. Purtroppo le risposte ottenute finora sono "valuteremo, faremo, vedremo".
Non deve passare l'idea - concludono il sacerdote e il presidente del comitato civico - che qui tutto sia concesso e che non esistano regole. C'è anzi bisogno di ripristinare la legalità e l'educazione. L'appello è ancora una volta alle forze dell'ordine, affinché siano più presenti in in questa zona di confine, e al Comune, a far vedere che c'è e con i fatti: perché Cavanella non è solo un territorio da conquistare in campagna elettorale».
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