lunedì 18 maggio 2020

OPERAZIONE ANTIDROGA ALL'ALBA, ARRESTATI TRE CHIOGGIOTTI PER SPACCIO E DETENZIONE DI STUPEFACENTI

Una operazione antidroga ha interessato questa mattina, fin dalle ore 5, gli agenti della Polizia di Stato, che si sono mossi con l'ausilio dell'unità cinofila della Questura di Padova, avvistata anche in corso del Popolo a Chioggia. L'azione rappresenta una sorta di "biglietto da visita" per il nuovo dirigente Flavio d'Addario, appena insediatosi al Commissariato di Pubblica Sicurezza: proprio i suoi agenti sono stati protagonisti dell'intervento, assieme alla Squadra Mobile di Venezia.


il nuovo commissario, Flavio d'Addario

In seguito sono stati diffusi i dettagli dell'operazione: tre sono gli arrestati, tutti chioggiotti. Si tratta di Michele Perini detto "Gambe" (classe 1974), tradotto nel carcere veneziano di Santa Maria Maggiore, e di D.P. (nato nel 1969) e R.Z. (57 anni), entrambi con obbligo di dimora.


Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Venezia, sono state complesse e laboriose, fino a riscontrare le prove a carico degli indagati. Già nel marzo 2018 gli investigatori clodiensi avevano arrestato prima D.F. e poi M.B., perché trovati in possesso rispettivamente di 1169.75 grammi di marijuana e di 500.55 grammi di hashish (il primo) e di 3628 grammi di hashish e 198 grammi di marijuana, il secondo.
In quell’occasione diversi elementi avevano indotto i poliziotti a ritenere che in realtà il vero fornitore della sostanza stupefacente sequestrata a Frizziero e Barcheri fosse l’odierno indagato, Michele Perini. Così la Procura ha autorizzato le intercettazioni telefoniche, che hanno aiutato a ricostruire le trame di un'articolata filiera di spaccio.
Il capo indiscusso sarebbe proprio Perini, già socio di Barcheri nella società Verace (pesca delle vongole) e soggetto già noto alle forze dell'ordine che lo avevano arrestato nel 2007 durante il blitz denominato "Pesca grossa". Le misure di oggi chiudono il cerchio delle indagini, che peraltro si legano ad un’attività avanzata nel gennaio 2019, con due perquisizioni locali eseguite in altrettante abitazioni di calle Fabris a disposizione di un altro soggetto, Ambleto Voltolina, chioggiotto di settant'anni, a seguito delle quali erano stati sequestrati 4619.4 grammi di marijuana e 3941 grammi di hashish: quantità interamente riferibile a Michele Perini.
Nell'occasione Voltolina era stato sottoposto agli arresti prima in carcere poi a domicilio, infine condannato in primo grado (in sede di giudizio abbreviato) alla pena di 2 anni e 6 mesi di reclusione, oltre a 9000 euro di multa.

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