Non finisce più l’odissea degli inquilini delle case ATER in via Rebosola a Ca’ Bianca, dopo il rientro dell’energumeno Marco Colelli agli arresti domiciliari. All’uomo infatti viene consentito di uscire di casa per farvi rientro tassativamente prima delle ore 12: anche stamane si è fatto la sua passeggiata, sotto l’occhio vigile dei carabinieri. I residenti non erano a conoscenza di questa possibilità offerta dalla sentenza, e avrebbero gradito esserne informati anziché ricevere latenti inviti ad armarsi a loro volta. Intanto, a proposito di sentenza, il 49enne non si è presentato ieri a Venezia alla causa intentatagli per minacce da un operatore di Veritas: l’udienza è stata rinviata addirittura al 5 dicembre.
Ma il focus è sempre sulla vita difficile di chi abita il quartiere: costretti a uscire in due per mitigare il rischio di essere incontrati da soli, gli inquilini già colpiti dall’individuo non sono ancora stati risarciti: «Pare quasi che quello da tutelare sia lui – dicono sconsolati – e non possiamo certo rimanere chiusi in casa, non siamo noi i condannati agli arresti domiciliari». I cittadini di Ca’ Bianca si sentono sempre più abbandonati da tutti: sono anche andati a vuoto i tentativi di essere ricevuti dal sindaco per trovare una soluzione abitativa diversa alla madre, pure se questo significherebbe spostare il problema altrove.
Nessun commento:
Posta un commento
Purtroppo siamo bersagliati dallo spam. Se vuoi commentare devi registrarti su google anche con un nick name, ci dispiace ma e' diventata una cosa impossibile.
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.