Emergono nuovi dettagli relativi alla rissa che venerdì sera ha avuto luogo in calle Seminario a Chioggia. La madre di una delle persone coinvolte, il ben noto Marco Penzo, ha contattato Chioggia Azzurra per fornire la propria versione dei fatti: secondo la donna, il figlio 21enne sarebbe intervenuto a difesa di un quarantenne gettato nel canal Vena la notte precedente dall'altro contendente. Il quale avrebbe fronteggiato Penzo munito di una spranga e avvalendosi del supporto del proprio padre e della propria madre, che incitava il figlio («dai màssalo, dai cópalo!») volendo estendere la faida all'intera famiglia.
Nell'occasione, Penzo ha trovato sostegno dagli zii, prima di liberarsi dalla morsa a calci contro i due uomini. Non sarebbe quindi la droga o lo spaccio il movente del violento alterco, che ha portato i due rivali ad aggrovigliarsi sul pavimento, ma solo l'esigenza di difendere un amico che non era in grado di farlo da solo. La situazione nella zona meridionale di riva Vena è sempre più esplosiva, se si considera (a quanto afferma la madre del 21enne) che anche l'altro ragazzo ha preso l'abitudine di malmenare le persone per strada.
La donna, sfinita dalla situazione, ammette i disagi del figlio che spesso e volentieri eccede con l'alcool: Penzo, definito «pecora nera» dalla sua stessa genitrice, si sarebbe opposto più volte alle cure del SerD. Il padre anzi chiede alle vittime di denunciare il giovane, di modo che con qualche mese di prigione o in comunità di recupero egli stesso possa disintossicarsi, visto che la famiglia non sa più come fare. La donna chiede di non giudicare la situazione, ma è difficile non farlo quando il figlio, tra le altre intemperanze nei mesi, ha fracassato le costole di un anziano inerme.
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