Giallo attorno alla tariffa da pagare per recuperare il proprio cane smarrito e ricoverato al canile comunale di Sant'Anna di Chioggia. Nei giorni scorsi un'utente si era recata nella struttura lungo la strada Romea per riavere il proprio quattrozampe, dotato di microchip, venendo però rinviata al servizio veterinario dell'ULSS, il quale è competente per fornire la certificazione necessaria a vedersi restituito l'animale: alla persona in questione è stato chiesto un obolo variabile tra 50 e 80 euro, che si compone della diaria per il pernotto al canile (valevole 3-5 euro a seconda della taglia), 37.50 euro di sanzione amministrativa e ulteriori 50 euro se c'è stato l'intervento dell'accalappiacani.
Va da sé che il canile di Sant'Anna, gestito dall'Associazione Protezione Animali di Chioggia, nello svolgere in maniera encomiabile il proprio apporto volontario non chiede alcuna cifra per sé dal rifugio offerto alla bestiola smarrita o allontanatasi da casa, bensì si tratta di denaro richiesto dall'ULSS per chi si reca a prelevare il proprio amico peloso dopo almeno una giornata di accoglienza nel canile stesso. La circostanza ha lasciato comunque sgomenta la coppia proprietaria del cane, che oltre all'apprensione per le sue sorti nel periodo di "vacanza" non riesce a spiegarsi il motivo di questa spesa non prevista per la certificazione veterinaria, che avrebbe ritardato il recupero del quattrozampe anche di ulteriori 24 ore.
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