Dopo la tromba d'aria, Chioggia, Sottomarina e Borgo San Giovanni contano i danni. Stamane il sindaco Alessandro Ferro è andato in sopralluogo in alcuni dei luoghi più colpiti tra la stazione, Val da Rio, il cimitero e lo stadio Ballarin, annunciando che la lettera per la richiesta alla Regione di istituire lo stato di crisi a Chioggia è sulla sua scrivania, pronta per essere inviata.
Il neoconsigliere regionale Marco Dolfin ha visitato alcune strutture turistiche disastrate a Sottomarina, portando la propria solidarietà e avanzando il proprio impegno per ottenere ristoro. Alcuni stabilimenti, chioschi distrutti e ristoranti sulla spiaggia hanno riportato anche centomila euro di danni, una somma che moltiplicata per il numero dei locali coinvolti oltrepasserebbe il milione.
Anche i negozi del centro storico di Chioggia ieri sono rimasti preda dell'acqua alta, nonostante il Mose e il Baby Mose abbiano fatto il loro dovere: c'è chi ha avuto infiltrazioni dai muri, dal soffitto, dai pavimenti e chi reclama perché i pozzetti non assorbono l'acqua. «Non c'è stata manutenzione - dice il titolare della pelletteria Barbujani - e quindi la piena non defluisce. Ci troviamo così con la fogna in negozio».
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