venerdì 27 novembre 2020

A CHIOGGIA NON SOLO PAZZI LOCALI: SQUILIBRATO NEOZELANDESE CON MACHETE ARRESTATO A FATICA DAI CARABINIERI, AVRÀ OBBLIGO DI FIRMA A PADOVA

Un cittadino neozelandese di 62 anni ieri mattina ha dato pericoloso spettacolo di sé lungo la riva del canale San Domenico a Chioggia, non distante da calle San Giacomo. Attorno alle 7.15 di giovedì, la sua auto Audi grigia scura con guida anglosassone e targa britannica era parcheggiata nei pressi della fondamenta, con la radio ad alto volume: sopra recava una serie di cianfrusaglie, piante e sedie. L'uomo ha cominciato a tirare arance contro i passanti, prelevandole da una cassetta a sua disposizione: al che un chioggiotto si è ribellato, e lo straniero per reazione ha esibito un coltello con lama di circa 50 centimetri. Mentre la persona minacciata contattava la polizia, il 62enne si è gettato nell'acqua del canale al grido di «one, two, three, f*ck you», facendo pure fatica a nuotare ma con ancora la baionetta in mano: cercando di risalire è stato disarmato dal chioggiotto, che prima ha messo al sicuro la lama e poi ha aiutato lo squilibrato a uscire dall'acqua.
In quel momento è giunta una prima pattuglia dei carabinieri, che ha fatto a tempo ad assistere all'esibizione del matto, il quale ha calato i pantaloni mettendosi a pisciare lungo la strada e tirando un pezzo di legno contro i militari dell'Arma. Questi ultimi hanno convocato i rinforzi (in tutto tre pattuglie di carabinieri e una di polizia in borghese), mentre il neozelandese continuava a mostrare ostilità verso le forze dell'ordine, fino a nascondere dietro la schiena un machete e una fiocina. Quando l'individuo ha provato a risalire nella sua auto, puntuale l'assalto dei carabinieri alle spalle: la resistenza del balordo si è conclusa con le manette per l'arresto, il sequestro del coltello -non utilizzato tuttavia nelle fasi più concitate- e la traduzione nelle celle di sicurezza della caserma di Sottomarina.
Questa mattina il processo per direttissima al Tribunale di Venezia, dove l'uomo è stato condannato per resistenza a pubblico ufficiale, in quanto durante le fasi di identificazione ha dato vita a una colluttazione nella quale alcuni militari sono rimasti contusi. Il neozelandese ora è gravato dal divieto d'ingresso nel territorio dell'area metropolitana di Venezia e dall'obbligo di firma da espletare a Padova, dove vive la compagna che egli ha raggiunto in Italia da poco tempo. Non era passata inosservata in città la sua vettura già a fine ottobre, quando era solita stazionare in campo del Duomo, con il cofano sempre ornato di vari oggetti, anche ingombranti: una presenza eccentrica e incontrollata, della quale Chioggia non aveva certo ulteriore bisogno.

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