Scoppia a Chioggia l'emergenza "postin". Non si contano più, negli ultimi giorni, le intemperanze di Tiziano Salvagno (così appunto chiamato), il 48enne sbandato e senza fissa dimora che sempre più spesso assurge agli onori -si fa per dire- della cronaca locale: dapprima l'effrazione della vetrata al supermercato Eurospin per rubare una birra, poi (ieri alle 18) il fumo all'interno di un autobus di linea 80, dal quale è stato cacciato salvo vendicarsi imbrattandone la parte posteriore con insulti.
Infine, o almeno si spera che sia finita pur nutrendo enormi dubbi, la scorsa notte alle 3 l'atto chiaramente più grave: sempre munito di una bomboletta spray di vernice nera, lo sconsiderato è stato visto e immortalato mentre sfregiava con scritte inutili l'esterno della Cattedrale di Chioggia, in corrispondenza degli stipiti dell'ingresso.
Non pago, l'individuo ha proseguito la propria attività vandalica nei confronti di una colonna del corso del Popolo di Chioggia, vicina alla chiesetta di San Martino, e di un muro in calle San Cristoforo. Salvagno, già in passato protagonista di episodi deprecabili ai confini dell'autolesionismo, ormai da tempo ha superato il confine del lecito e anche della dignità personale, a seguito di un massiccio consumo di sostanze psicotrope.
Ora però il problema diventa vieppiù di ordine pubblico, e demandato alle autorità che devono arginare i suoi comportamenti, utilizzando gli strumenti che la legge consente come ad esempio il "Daspo" urbano oppure la restrizione ai servizi sociali. Sta di fatto che la città non tollera più di andare avanti così, e che per riavere le colonne del Duomo pulite ora occorrerà tempo e lavoro altrui, non certo di chi lo ha sporcato in maniera stupida e incosciente, senza giustificazione alcuna.
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