Nuovo disservizio della linea 80 di Arriva Veneto, che ha in appalto il collegamento extraurbano via autobus di linea tra Venezia e Sottomarina. Nel tardo pomeriggio di oggi ben due corse consecutive hanno lasciato passeggeri a terra, nonostante il conducente avesse avvisato il deposito della necessità di fornire corse bis: l'autobus partito alle ore 18.25 da piazzale Roma, nel capoluogo, era già al massimo della capienza ora consentita e ha tirato dritto alla fermata di Mestre, dove peraltro lo stavano attendendo non pochi lavoratori pendolari.
Dal momento che la domenica vi è solo una corsa all'ora, i malcapitati hanno dovuto attendere al freddo la corsa successiva (in partenza da Venezia alle 19.25): ma quando si sono avvisti che nemmeno con ulteriori dieci minuti di ritardo venivano serviti, hanno dovuto rassegnarsi a tornare a casa ancora più tardi, già provati dall'impiego domenicale e dalle condizioni meteorologiche aspre.
Gli utenti segnalano che già giovedì mattina alla fermata di Campagna Lupia lungo la Romea era stata lasciata a piedi una persona, e lo stesso avviene non di rado anche a Sottomarina, Chioggia, Borgo San Giovanni, Valli e Conche. Uno dei passeggeri è spazientito: «Paghiamo, e i nostri soldi li hanno puntuali. Ma non pago per farmi lasciare a piedi. Se la corriera è piena, il conducente deve contattare il deposito per avere un bis e servire chi è rimasto a piedi». Proprio quest'ultimo aspetto è quello più odioso, anche e soprattutto in presenza della segnalazione di uno degli autisti.
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