Ha fatto scalpore la notizia, pubblicata ieri da Chioggia Azzurra, del ritrovamento di svariate cannule per intubazioni e cateteri medici, in parte ancora utilizzabili poiché ermeticamente chiusi e non ancora scaduti, in un cassonetto di via Girolamo Vianelli a Sottomarina. Il mistero relativo alla loro provenienza e alle motivazioni dello smaltimento è durato fino a che la persona -o una delle persone- che hanno provveduto a versare l'insolito materiale nel cassonetto ha scritto alla redazione, spiegando gli antefatti.
«Quando viene a mancare un proprio caro - spiega la mittente - soprattutto in questo periodo, il Distretto Sanitario non ritira il materiale medico fornito. Tra l'altro oggetti come questi possono essere utilizzati solo con un ventilatore: in proposito avevamo contattato la casa di riposo dove però non lo utilizzano, quindi alcune farmacie che però non hanno saputo suggerire eventuali incaricati al ritiro (esse provvedono solo ai farmaci scaduti, idem un'associazione alla quale pure avevamo donato pannolini e altro materiale medico, ma questo non è stato accolto».
Il problema dello smaltimento di cannule e cateteri, ancorché utilizzabili in futuro fino alla data di scadenza, investe la stessa azienda produttrice: «È stato fatto presente più volte all'impresa - continua la cittadina di Sottomarina - che questi oggetti non venivano utilizzati, allo scopo di fermare la loro fornitura, ma è stato risposto che per regolamento devono addivenire a invii periodici di materiale. So di avere sbagliato nel gettarli così alla rinfusa, ma nessuno ci ha indicato come fare altrimenti, pur con tutta la buona volontà dimostrata».
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