giovedì 12 marzo 2020

ERA TROPPO DROGATO PER CAPIRE: ASSOLTO STEFANO FABRIS, CHE A DICEMBRE DEVASTÒ CALLE PIVA. È PERICOLOSO, ANDRÀ IN COMUNITÀ

È stato assolto dal reato di danneggiamento, perché al momento dei fatti non era in grado di intendere e di volere, Stefano Fabris, il 42enne di Chioggia che lo scorso 7 dicembre aveva dato in escandescenze nella sua abitazione di calle Piva, gettando i mobili dalla finestra di casa e danneggiando seriamente due auto delle forze dell'ordine. Fabris si trovava infatti sotto l’effetto pesante degli stupefacenti: stamane la prima sentenza della giudice monocratica Daniela Defazio.
L’uomo comunque torna in carcere fino a lunedì, quando una nuova udienza chiarirà la sua destinazione: Fabris infatti è stato definito pericoloso per l’incolumità pubblica, e il Tribunale di Venezia sta cercando una struttura protetta che possa accoglierlo. L’avvocato difensore, Pascale de Falco di Camponogara, ha chiesto gli arresti domiciliari, negati proprio in virtù della pericolosità sociale dell’uomo anche verso gli anziani genitori.
Stefano Fabris aveva perso il controllo di sé una volta che essi gli avevano rifiutato il denaro per acquistare la cocaina, sostanza di cui nel tempo è divenuto dipendente, arrivando anche a perdere il proprio posto di lavoro quale marinaio. Nel pomeriggio di follia, il 42enne era uscito in calle munito anche di un coltello con lama di circa 30 centimetri, oltre a colpire le volanti parcheggiate utilizzando gli stessi oggetti che egli stesso aveva scagliato dalla finestra, mettendo a rischio l'incolumità di passanti e agenti.

1 commento:

  1. “È stato assolto dal reato di danneggiamento, perché al momento dei fatti non era in grado di intendere e di volere..”

    E’ una grandissima cavolata questa decisione del giudice. Chi si droga e poi perde il controllo di sé, è una aggravante e non una attenuante.
    Come a dire che chi si mette in macchina drogato e combina un incidente non è punibile “perché al momento dei fatti non era in grado di intendere e di volere”
    Valli a capire sti giudici!

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