giovedì 14 gennaio 2021

PESCATORE RINVIATO A GIUDIZIO PER L'URTO IN LAGUNA CHE PROVOCÒ LA MORTE DI ENDRI FEBO, PESANTI I CAPI D'ACCUSA. L'UDIENZA IL 22 APRILE

È stato rinviato a giudizio Claudio Boscolo Chio, il pescatore di 40 anni accusato dello speronamento dello scafo sopra il quale, la notte del 22 dicembre 2018, si trovava il collega 53enne Endri Febo, inabissatosi nelle acque lagunari e riemerso cadavere solo tre mesi più tardi.
La giudice per le indagini preliminari Marta Paccagnella ha infatti accolto la richiesta della pubblico ministero Federica Baccaglini, a seguito delle inchieste che hanno portato alla formulazione di diversi capi d'accusa: omicidio colposo, naufragio, omissione di soccorso e false dichiarazioni. Nella tesi della Procura della Repubblica, il barchino di Boscolo -con anche altre persone a bordo- correva a forte velocità nella zona del Cornio Vecchio nonostante la nebbia fitta, anche per il motore sovradimensionato rispetto al consentito; il quadro è aggravato dalla presunta assenza di luci di segnalazione.
Una brusca manovra avrebbe tagliato la strada allo scafo condotto da Endri Febo, che aveva a bordo anche Luca Formigoni di 46 anni: nell'urto il primo è rimasto in acqua, il secondo è stato ritrovato dopo venti minuti da una terza imbarcazione. Boscolo Chio, tramite il proprio legale, nega ogni addebito. L'udienza avrà luogo a Venezia il prossimo 22 aprile.

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