Nell’ambito dei consueti e costanti controlli nel territorio di competenza del Compartimento Marittimo di Chioggia, il Nucleo di Polizia Ambientale della locale Capitaneria di Porto ha posto sotto sequestro un deposito di rifiuti e rottami in un’area privata di circa 2000 mq in Val da Rio, al cui interno sono stati abbandonati rifiuti di varia natura, come ciclomotori in disuso, scarti ingombranti, pneumatici e materiale edilizio di risulta.
Dopo una accurata indagine, anche estesa alla documentazione in possesso del proprietario dell’area, il personale ha ravvisato gravi irregolarità secondo quanto previsto dal testo unico ambientale in vigore, e ha contestato il reato di deposito incontrollato di rifiuti, fattispecie punita con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda fino a 26mila euro.
La Procura della Repubblica di Venezia, immediatamente messa a conoscenza dell’attività svolta, ha convalidato il sequestro preventivo operato d’iniziativa dai militari della Guardia Costiera. In loco è intervenuta anche la locale ARPA, chiamata alla caratterizzazione dei rifiuti rinvenuti nell’area. Dalle risultanze delle analisi dei materiali abbandonati potrebbero, di fatto, configurarsi reati di maggiore gravità: da cui discenderebbero corrispondenti determinazioni per la messa in sicurezza e bonifica dell’area sottoposta a sequestro.
Il Comandante della Capitaneria di Porto di Chioggia, Capitano di Fregata Michele Messina, aggiunge che «la tutela dell’ambiente ha da sempre rappresentato un “focal point” del Corpo delle Capitanerie di Porto. Pertanto tale tipologia di controllo del territorio risulta di fondamentale importanza istituzionale, anche per le finalità connesse alla dipendenza funzionale del Corpo dal Ministero della Transizione Ecologica. Motivo per cui la Capitaneria di Porto di Chioggia è dotata di una componente specialistica altamente professionalizzata, alla quale è affidato il compito di proseguire incessantemente tale tipo d'interventi anche in futuro».
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