venerdì 19 marzo 2021

VESCOVO INSULTATO E SACERDOTE MOLESTATO IN RIVA VENA: «TUTTI SANNO, NESSUNO FA NIENTE». UN BULLO PRENDE A CALCI IN FACCIA UN TABACCAIO

Anche il vescovo Adriano Tessarollo, assieme a un altro sacerdote, è rimasto vittima delle intemperanze di un gruppo di bulli che da tempo imperversa nella zona meridionale di riva Vena a Chioggia, facendo il bello e il cattivo tempo. I due episodi, particolarmente gravosi anche per la mancanza di rispetto verso religiosi piuttosto anziani, sono stati denunciati dal presule nel proprio profilo facebook: «Il centro di Chioggia è insicuro - scrive monsignor Tessarollo - e questi giovani violenti sono conosciuti da tutti nella zona di ponte Zitelle Vecchie. Tutti sanno, ma non osano parlare».
Il vertice della Curia fa riferimento a un misfatto avvenuto mercoledì sera, quando al transito di un sacerdote hanno fatto sèguito molestie e il tentativo di strappargli la Bibbia dalle mani, mentre ieri stesso proprio monsignor Tessarollo (di passaggio nelle medesime zone) è stato insultato vigliaccamente con epiteti irriferibili. «Questi sguazzano liberamente - conclude il vescovo nel suo post - senza che le forze dell'ordine, sprovviste di pattuglie, riescano a intervenire. E quando lo fanno, i malviventi si ritirano in casa e fanno i "signori" del luogo».
Poche ore dopo questa drammatica accusa, uno dei principali protagonisti della violenza in riva Vena - il ventenne Marco Penzo - si è reso artefice di un'altra delle sue bravate, derubando di 20 euro il tabaccaio che lavora nei pressi del Duomo. Non pago, l'energumeno ha sferrato un potente calcio al volto del malcapitato, lasciandolo a terra e fuggendo di corsa lungo lo stradale che porta al ponte Zitelle. Un automobilista, che aveva visto la scena e ha trovato modo e tempo di accostare, è intervenuto per sincerarsi delle condizioni del poveretto e ha contattato il vicino Commissariato di Pubblica Sicurezza per segnalare l'azione criminosa di cui era stato testimone.

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