mercoledì 10 marzo 2021

LA GUARDIA DI FINANZA SEQUESTRA MOLLUSCHI SENZA DOCUMENTI E PESCE TRASPORTATO IN PRECARIE CONDIZIONI, OLTRE A UNA DISCARICA

Un ingente sequestro di vongole veraci è stato operato nei giorni scorsi, tra le province di Venezia e Rovigo, dal reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza di Venezia. Ben 10600 kg di bivalvi, 500 di semina e 400 di pesce d'acqua dolce trasportato irregolarmente sono stati sottratti ai loro detentori, oltre a un terreno di 1200 metri quadri, dove erano stati abbandonati rifiuti pericolosi.

La scoperta è avvenuta al termine di un’indagine condotta dalle sezioni operative navali di Chioggia e di Porto Levante, con la collaborazione della sezione aerea della Guardia di Finanza di Tessera.
Il ritrovamento ha avuto per oggetto un capannone tra Chioggia e l’entroterra di Rosolina, e appunto un terreno nei pressi del fiume Adige. I molluschi bivalvi erano privi della documentazione sanitaria di tracciabilità, ed erano stoccati irregolarmente nel capannone, in procinto di essere immessi sul mercato.
Durante l’accesso, i militari hanno riscontrato altresì la presenza di un carico di 400 chilogrammi di pesce d’acqua dolce, trasportato da alcuni cittadini rumeni -detentori di regolare licenza- in condizioni igieniche non idonee. Adiacente al capannone, in una pertinenza costruita con abuso edilizio, è stato rinvenuto anche un impianto per la stabulazione dei molluschi, completo di vasche in acciaio inossidabile, pompe interrate per captare l'acqua dal vicino canale irriguo, e uno scarico non autorizzato delle acque derivanti dalla lavorazione dei prodotti ittici.
L’intervento dei veterinari dell'ULSS 5 Polesana, richiesto dalle Fiamme Gialle, ha certificato le condizioni non igieniche di trasporto del pesce d'acqua dolce sequestrato, il quale veniva tuttavia ritenuto ancora idoneo al consumo, e quindi inviato presso al mercato ittico di Porto Viro che ha provveduto alla vendita, devolvendone il ricavato in beneficenza. L’operazione ha portato anche alla contestazione di sanzioni amministrative pari a 12mila euro e alla denuncia di un soggetto per abuso edilizio e reati ambientali.

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