La Procura della Repubblica di Venezia ha concluso le indagini relative all'abbattimento, tra il 2018 e il 2019, dello storico edificio dei "canevini" (i mastri cordai) di fronte al cimitero di Borgo San Giovanni, poco distante dalla stazione. Le conclusioni a cui è arrivata la pubblica accusa portano al rinvio a giudizio del proprietario della superficie, Andrea Canato, del direttore dei lavori Giovanni Canato e del titolare dell'impresa costruttrice, Sandro Lazzari.
I tre avrebbero agito in violazione delle norme edilizie per aver causato la demolizione integrale di un immobile ottocentesco, dichiarato di valore storico-culturale dalla Regione, in quanto afferente all'archeologia industriale e artigiana della zona. La costruzione dei nuovi edifici residenziali, quindi, sarebbe difforme dal progetto presentato e approvato dal Comune, che nel febbraio 2019 aveva provveduto al sequestro dell'area. L'inizio del dibattimento è stato fissato per il 7 febbraio 2022.
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