mercoledì 16 giugno 2021

VANNO IN BENEFICIENZA I CAPI D'ABBIGLIAMENTO SEQUESTRATI DALLA POLIZIA LOCALE DI CHIOGGIA AI VENDITORI ILLECITI IN SPIAGGIA

I capi di abbigliamento sequestrati dalla Polizia Locale di Chioggia nel corso dei servizi di perlustrazione dell'arenile di Sottomarina, al termine dell'iter amministrativo previsto per legge, vengono sottoposti a confisca e -ove possibile- devoluti a fini umanitari. È la risposta che il comandante Michele Tiozzo dà alle tante domande univoche, che si chiedono appunto quale fine facciano i vestiti sottratti al commercio illegale: «Tutti gli altri articoli vengono invece distrutti».
Il “bollettino” dell’attività sinora svolta ha già raggiunto quota 21 sequestri, per il totale di 3200 articoli di vario genere venduti in assenza delle prescritte autorizzazioni commerciali, e circa 31mila euro di sanzioni amministrative elevate. «La dimensione assunta dal fenomeno - continua Tiozzo - non va sottovalutata: il mercato della contraffazione e dei falsi, o comunque della merce fabbricata e venduta totalmente in evasione d'imposta, rappresenta un giro d'affari enorme, in gran parte gestito direttamente da esponenti criminali».
Prosegue il comandante: Si tratta di ricchezza sommersa, soldi sottratti agli investimenti, al risparmio, al fisco, ad una economia pulita: «Dietro la maglietta con la griffe contraffatta, i cd masterizzati, gli oggetti di ogni tipo venduti lingo la spiaggia, non c'è solo la storia di miseria di uno straniero, ma sofisticate organizzazioni criminali con fatturati di milioni di euro, evasioni fiscali e anche riciclaggio di denaro sporco».
Si tratta quindi di una forma di concorrenza sleale nei confronti dei commercianti regolari che rispettano le leggi e i regolamenti, e contribuiscono a mantenere viva l’attrattiva turistica di Chioggia e Sottomarina. «La vendita di merce irregolare o contraffatta - conclude Michele Tiozzo - è un illecito che non riguarda solo chi fabbrica e vende la merce, ma anche chi l'acquista». Di qui le sanzioni, da 50 a 500 euro, anche per gli acquirenti colti sul fatto o "pizzicati" lungo la battigia con in mano prodotti acquistati poco prima.

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