domenica 6 giugno 2021

DE ANTONI NON SI SCUSA, LA MOGLIE RINCARA: MA LE DONNE DI VIA DELLA FOSSETTA PRENDONO LE PARTI DEL MEDICO AGGREDITO

«Non l'ho toccato con un dito, non ho fatto niente». Cerca di giustificarsi dopo che gli occhi di tutta Italia sono puntati su di lui, Diego de Antoni, il quarantenne di via della Fossetta che mercoledì scorso -scoperto assente alla visita fiscale per malattia- al suo rientro ha sequestrato per qualche minuto un medico di origine camerunese, oltre ad avergli distrutto il tablet, con la complicità attiva o passiva di alcuni abitanti del vicinato.
«Vivo un una casa comunale con tre figli, di cui uno disabile - continua De Antoni - sono arrivato là alle 17 (in realtà più tardi, ndr) e il medico voleva fregarmi per forza. Ora, perché è di colore dev'essere un santo per forza?». Il quarantenne assicura di non essere una persona cattiva, e sostiene che nessuno di coloro che si sono occupati del caso ha visto cosa sia accaduto: «Ho fatto una cazzata - ribadisce - ma tutti credono al medico».
Ai carabinieri, De Antoni ha confermato almeno di aver distrutto il tablet in dotazione al dottore, mentre quest'ultimo -in un'intervista concessa oggi alla Nuova Venezia in edicola- conferma di aver ricevuto anche pressioni sul proprio torace con le dita da parte dell'aggressore. Nel frattempo, all'interno del gruppo facebook retto da Chioggia Azzurra, la moglie di De Antoni (lungi dal rivolgere le scuse più volte richieste) rincara la dose, non facendo certo un buon servizio al proprio compagno.
La donna, di 38 anni, scrive di una montatura rispetto a ua «situazione falsa»: dice che il marito pagherà i danni, ma che non si tratta di razzismo «visto che abbiamo amici di varie etnie. Fosse stato un italiano sarebbe stato lo stesso». Niente scuse, quindi, perché secondo la signora «tutto è un'invenzione, e il medico verrà risarcito come fosse un bianco». Secondo la donna, la reazione del marito era dovuta al timore di perdere il lavoro: «Ha fatto "solo" danni materiali, la questione del razzismo è uno sfogo della moglie del dottore dopo episodi accaduti altrove». Per cui, il caso nazionale sarebbe un'esagerazione...

A non pensarla così sono, in primis, alcune madri di famiglia che abitano la stessa via della Fossetta, stanche di essere messe in mezzo in quanto abitanti la stessa strada: questa mattina, alle telecamere di Chioggia Azzurra, le donne hanno preso animatamente le distanze dall'operato di Diego de Antoni, manifestando la propria solidarietà al medico minacciato e offeso. La preoccupazione riguarda anche l'immagine e il decoro della zona e della città, circostanza che ha fatto chiedere al sindaco Ferro un consulto all'Avvocatura civica per costituirsi o meno parte civile.

Nessun commento:

Posta un commento

Purtroppo siamo bersagliati dallo spam. Se vuoi commentare devi registrarti su google anche con un nick name, ci dispiace ma e' diventata una cosa impossibile.

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.