lunedì 24 febbraio 2020

UFFICIO POSTALE DI CAVANELLA ANCORA CHIUSO, I LAVORI NON SONO MAI INIZIATI. IL COMITATO CIVICO: «TRASFERITELO DENTRO CORTE SALASCO»

Il comitato civico di Cavanella d'Adige è preoccupato per il perdurare della chiusura del locale ufficio postale. «Da oltre due mesi - si legge in una nota firmata dal presidente Guido Mantovan - non si hanno notizie in merito alla sua riapertura, un disservizio alla collettività». Il comitato rievoca le fasi del processo: prima di Natale venne affisso il cartello che la chiusura sarebbe iniziata il 23 dicembre per terminare il 18 gennaio: «Da quel momento non si hanno più avuto notizie ufficiali da parte della direzione di Poste Italiane, e ad oggi l’ufficio è ancora chiuso. Di lavori e di notizie nemmeno l’ombra».

Il comitato chiede l’intervento dell’amministrazione comunale e di tutta la politica locale per fare pressione e far riaprire lo sportello: «Ci stiamo già muovendo da diverso tempo - dice Mantovan - allo scopo di reperire il maggior numero di informazioni possibili, e partiremo con una raccolta firme per poi inviarle alla direzione delle Poste».
Di certo, confermano i residenti, l’ufficio postale di Cavanella è molto piccolo, e andrebbe sicuramente ristrutturato: «L'ipotesi che facciamo - continua la nota - è di instaurare un tavolo tecnico con il Comune di Chioggia e la direzione di Poste, per trovare un accordo e spostare l’ufficio postale all’interno del complesso di Corte Salasco. Più volte i direttori che si sono succeduti a Cavanella avevano inoltrato analoga richiesta, ma senza mai avere risposte concrete in merito».

L’ufficio postale in piazza Baldin e Mantovan è non solo un punto di riferimento per la frazione, ma anche per gli utenti che provengono dai comuni limitrofi di Rosolina e Cavarzere; questi due mesi hanno creato notevoli disagi alla popolazione di Cavanella, considerato che l’ufficio più vicino è a Sant’Anna -lungo la pericolosa strada Romea- quindi difficile da raggiungere per le persone con disabilità e gli anziani beneficiari di assegno di pensione, stante anche la scarsità dei mezzi pubblici. Il comitato civico e l'utenza chiedono quindi di ricevere risposte ufficiali in merito alla pressante questione.

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