Invalida al 100% e cieca totale, ma l'INPS non le riconosce questa seconda qualifica, lasciando nella difficoltà e nello sconforto il fratello e la cognata che l'accudiscono. Succede a Borgo San Giovanni, dove una signora di 75 anni è da tempo allettata e deperita in seguito a una frattura al femore: con il tempo anche le condizioni della sua vista si sono progressivamente aggravate, tanto da far richiedere ai familiari il riconoscimento della cecità da parte dell'INPS.
Eppure, a seguito di domande presentate già nel 2016 con allegata la documentazione sanitaria anche recente -la quale attesta il leucoma totale all'occhio destro, la cataratta totale e non operabile all'occhio sinistro, visus praticamente nullo- il requisito della cecità viene definito «non accertabile» alla data della domanda. Lo scorso 17 gennaio la commissione medica dell'INPS, deputata all'accertamento, con una contorsione burocratica ha sancito che l'anziana è «priva delle menomazioni visive previste dalla legge 382/70», quindi non classificabile quale cieca civile: vale considerate che tale commissione non svolge visite a domicilio, in quanto i suoi strumenti non sono trasportabili.
Da immaginare il grado di scoramento tra i parenti più stretti, che si prendono cura della signora da almeno 25 anni, oltre che accudire altri fratelli più anziani: la 75enne gode di una pensione di 1200 euro al mese, denaro che non è sufficiente a coprire le sue esigenze (si parla di 5 pacchi di pannoloni ogni tre mesi, in media uno al giorno). Anche se l'integrazione per la cecità è stata negata, apparentemente senza una spiegazione che convinca, rimane encomiabile la decisione del fratello e della cognata di non ricoverare la donna in un istituto.
LA POVERA SIGNORA STA SUBENDO COME TANTI ALTRI ANZIANI UNA VERA E PROPRIA INGIUSTIZIA.
RispondiEliminaORAMAI QUESTE COMMISSIONI MEDICHE CON UNA SCUSA O UN PRETESTO STANNO NEGANDO A QUESTE POVERE PERSONE I LORO DIRITTI.
RIMANGONO COMUNQUE IN VIGORE LE RACCOMANDAZIONI DI AMICI DEGLI AMICI.....VISTO CHE CI SONO CASI CHE CON DISABILITA' INFERIORI DELLA POVERA SIGNORA PERCEPISCONO LA PENSIONE.