mercoledì 21 agosto 2019

ANDREA DELLE DONNE (PLAYA PUNTA CANNA): "GIANNI SCARPA ERA ALTICCIO, NON USERÀ PIÙ IL MEGAFONO"

Come era facile prevedere, l'ultima vicenda relativa allo stabilimento Punta Canna, con l'ex gestore Gianni Scarpa che a ferragosto ha infastidito una ragazza di colore con discorsi e musiche improntati al fascismo, ha tracimato dalla cronaca strettamente locale a quella nazionale, fino al discorso di Matteo Renzi al Senato. A tal proposito, Andrea delle Donne -uno dei titolari di Summertime, la società concessionaria del tratto di demanio marittimo sul quale sorge Playa Punta Canna- alle telecamere di Chioggia Azzurra dichiara di dissociarsi dal comportamento tenuto dal 66enne di Mirano.

«Rigetto le accuse di razzismo arrivate allo stabilimento, qui è come dalle altre parti, lavorano anche stranieri e lo frequentano anche persone di colore, come avvenuto oggi stesso». Delle Donne racconta la sua versione di com'è andata a ferragosto, pur precisando di non essere stato presente: «Non c'era nemmeno Nicola Trivellato, l'altro socio. Chi ci conosce sa come la pensiamo. Comunque quel pomeriggio in tanti erano alticci e, come può capitare ad altre persone, Gianni Scarpa è andato dal cantante, ha preso il microfono e ha fatto quegli annunci. Non possiamo esserne responsabili noi».

Fatto sta che la ragazza che si è sentita offesa è poi andata dai carabinieri: «Con questa persona - continua il gestore - ci siamo scusati il giorno stesso, anche prima della denuncia, l'abbiamo cercata in tutti i modi per contattarla. È comunque uscita da sola, nessuno l'ha mandata via, le abbiamo chiesto di tornare rimborsandole le spese della giornata». La denuncia dei carabinieri è arrivata comunque personalmente a Scarpa: «Ha fondato lo stabilimento 24 anni fa - spiega Andrea delle Donne - e quando ne abbiamo rilevato la concessione abbiamo seguito la sua linea perché la ritenevamo funzionante. I clienti lo amano, come facciamo a non accoglierlo per la gran persona che è, le tre o quattro volte che torna in spiaggia? Gli vogliamo bene».

I comportamenti anche degli ultimi giorni però non lo qualificano come cliente, pare anzi proprio che si comporti da padrone... «Non è così, anzi è raro trovarlo», reagisce Delle Donne. «Ogni tanto qualche cliente lo chiama per salutarlo, così scende per un caffé. Non mandiamo via nessuno, perché dovremmo farlo con chi ha creato questo gioiellino?». La società Summertime intanto annuncia di aver inviato una lettera alle «sedi opportune» (quali?) per certificare che eviterà l'uso del megafono a persone estranee durante gli eventi.
Le parole di Andrea delle Donne non convincono il comitato ANPI di Chioggia: «Il nome di Gianni Scarpa e quelle che sono state predefinite "sue goliardie" figuravano già nell'evento fb che reclamizzava lo spettacolo di ferragosto. La pagina fb del locale ha pubblicato anche immagini di questo individuo col braccio alzato, prima di cancellarle stamane. Se non bastassero i video espliciti pubblicati da un'importante testata sul web, che raffigurano l'ineffabile fascista mentre chiede il ritorno di Mussolini, offende chi ha la pelle nera e vuole inviare un partito ad Auschwitz». L'ANPI locale non recede dalle sue richieste: «Vogliamo per Gianni Scarpa il DASPO urbano, l'allontanamento dalla città o in subordine il divieto di avvicinamento a Punta Canna. Auspichiamo il pronto intervento della Questura o della Prefettura in tal senso per annientarlo».

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