domenica 18 agosto 2019

BOLLETTINO DEI SEQUESTRI SULLA SPIAGGIA: SANZIONATA UN'ACQUIRENTE PADOVANA, "DASPO URBANO" A UN VENDITORE DEL PAKISTAN

Anche in questo fine settimana è stata assai intensa l'attività della polizia locale di Chioggia contro il commercio non autorizzato lungo la battigia. Sono stati 2855 gli articoli sequestrati in 13 interventi per un totale stagionale (solo riferito alla polizia locale) di ben 47125 pezzi. Nel corso delle operazioni è stata sanzionata con 50 euro una acquirente di 52 anni residente a Santa Giustina in Colle nel Padovano, che aveva comprato una vaschetta di cocco del valore di 5 euro; al venditore è stata elevata una sanzione di 10300 euro. Si tratta del terzo caso in due giorni: a quanto pare, le tre persone sanzionate -tutte di nazionalità italiana- sarebbero solo la manovalanza di una più grossa organizzazione che compra cocco e lo rivende in tutte le spiagge del litorale, appunto attraverso gli ultimi anelli della catena. Sempre oggi è stato anche notificato un "DASPO urbano" ad un pakistano che stava esercitando il commercio senza autorizzazione con un banchetto sul bagnasciuga.
Il comandante della polizia locale Michele Tiozzo spiega perché, a fronte delle decine di migliaia di articoli sequestrati, il numero delle sanzioni agli acquirenti è relativamente ridotto (8 quest'anno e in totale 14 dall'entrata in vigore della norma di regolamento che punisce chi compra dagli irregolari). La motivazione risiede nelle modalità operative adottate: «Quando si interviene nei confronti dei gruppi e assembramenti di venditori - racconta Tiozzo - si svolge l'azione in estrema rapidità, con molti agenti, e si cerca di bloccare il maggior numero di individui, recuperando più merce possibile. Queste operazioni sono particolarmente delicate perché sempre piuttosto movimentate e si deve fare attenzione che non si faccia male nessuno, soprattutto tra i bagnanti. È evidente che durante questi veloci blitz non è proprio possibile concentrarsi su chi sta curiosando tra i banchetti per accertare se abbia completato o meno qualche acquisto, la priorità è invece fermare i venditori, che possono reagire anche fisicamente, e sequestrare tutta la merce».
I controlli mirati per sanzionare gli acquirenti vengono svolti sempre in borghese, e per avere buon fine si devono individuare i venditori isolati, seguirli a distanza tale da poter documentare e dimostrare a posteriori, anche con rilievi fotografici, lo scambio merce-denaro: «Conseguentemente si interviene - spiega ancora il comandante Tiozzo - anche con numero più limitato di agenti, qualificandosi e verbalizzando sia nei confronti del venditore che dell'acquirente. Questi controlli sono di certo più sicuri, ma nello stesso tempo chiedono molto più tempo di quelli "a massa"».

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