venerdì 19 giugno 2020

MARCO PENZO SCARCERATO PERCHÉ FINORA INCENSURATO: RIVA VENA TORNA A TREMARE. GIORNI FA AVEVA FRATTURATO UNA COSTOLA A UN ANZIANO

La sta facendo franca Marco Penzo, il 21enne "boss" di calle Rugoli, che mercoledì pomeriggio era stato arrestato in flagrante dalla polizia di Stato mentre si accaniva per l'ennesima volta contro l'osteria da Nino Fisolo in riva Vena sud e il suo titolare Diego Ardizzon. Questa mattina, al Tribunale di Venezia, il giudice per le istanze preliminari Gilberto Stigliano Messuti ha convalidato l'arresto da parte degli agenti per gli atti persecutori compiuti, che raffigurano il reato di stalking: salvo disporre la scarcerazione del giovane, ancora incensurato, comminandogli l'obbligo di tenersi distante dal locale. Penzo, tossicodipendente e alcoolizzato, si è mostrato agitato anche stamane nell'aula, e aveva già ricevuto analoga ammonizione da parte del Questore: le ulteriori pendenze penali saranno cumulate e diventeranno effettive alle prossime udienze.

L'aggravante alle minacce e alla continua riaffermazione della sua strapotenza era valsa al 21enne l'ingresso nel carcere veneziano di Santa Maria Maggiore. Nelle ultime ore si era appreso anche di un ulteriore episodio che continua la serie delle sopraffazioni messe in atto da questo individuo: settimane fa aveva picchiato addirittura un anziano pacifico, al quale aveva spezzato una costola, con necessità di lunghe terapie. Mercoledì, nel momento in cui gli agenti si sono presentati in zona, il 21enne era completamente ubriaco ed esagitato: già un anno fa la prima denuncia per stalking. «Ogni volta che passava di qua temevo bastonate o coltellate - racconta l'oste Diego Ardizzon a Chioggia Azzurra - mercoledì non era nemmeno in grado di capire cosa stava facendo. Questo individuo è fuori dalla normalità del mondo civile». Ardizzon è dovuto ricorrere comunque alle cure del Pronto Soccorso, che lo ha dimesso con una prognosi di tre giorni: «Però non posso chiudere».

Domenica scorsa Marco Penzo si era reso protagonista di un'altra bravata, insolentendo più negozianti e baristi già al mattino presto, fino a che uno di loro lo ha scaraventato nel canale. E martedì l'energumeno aveva scagliato una bottiglia di birra contro la finestra di un malcapitato che gli aveva lanciato la sigaretta richiesta: la bottiglia poi, rimbalzando nell'imposta, era ricaduta sopra il tetto di un'auto parcheggiata. Nonostante la situazione posta in essere da Penzo e dai suoi amici, "Nino Fisolo" non smette di investire nell'attività lungo uno degli angoli più belli della città, e lo scorso 2 giugno ha ottenuto anche la solidarietà del sindaco e di tutte le forze dell'ordine: «Qui c'è un potenziale immenso, oggi eravamo per la prima volta tranquilli. Dominava il canale, non le bottiglie vuote per terra. Ho solo paura che costui possa essere liberato».

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