martedì 23 giugno 2020

SPACCIO DI COCAINA, OBBLIGO DI FIRMA PER MARCO ZAMBON E SABRINA FABRIS. ALLA DONNA RESTITUITI 15MILA EURO: NON ERANO IL RICAVATO DELLA DROGA

Sono comparsi questa mattina avanti il Tribunale di Venezia il 48enne Marco Zambon e la 51enne Sabrina Fabris, arrestati lo scorso 22 maggio in viale Trieste a Sottomarina mentre la donna cedeva una dose di mezzo grammo di cocaina a un cliente. I due, difesi dall'avvocato Marco Seppi, sono stati condannati rispettivamente a 2 anni lui, a un anno e 10 mesi lei, entrambi con obbligo di firma. Alla donna però sono stati restituiti i 15mila euro in contanti che erano stati sequestrati nell'abitazione, in quanto non provenivano dall'attività di spaccio.
Zambon e Fabris erano stati "pizzicati" nel tardo pomeriggio del 22 maggio nel pressi di un bar a Sottomarina, dove avevano dato vita a una sceneggiata per non farsi controllare. Altri due chioggiotti, loro amici presenti in loco, sono stati arrestati e portati in Tribunale per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Zambon era stato assegnato poi dalla giudice Sichirollo agli arresti domiciliari, per la Fabris invece il mero obbligo di firma: l'indomani l'uomo aveva scagionato la partner, attraverso proprie dichiarazioni a Chioggia Azzurra, assumendosi ogni responsabilità riguardo l'etto di cocaina rinvenuto a domicilio dagli agenti della polizia di Stato.

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