Sensibile alla questione è anche Adolfo Tiozzo, il titolare del Budapest Caffè che proprio stamane ha conferito con alcuni degli abitanti della zona, dicendosi al corrente dei problemi e pienamente d'accordo con la raccolta di firme, e magari la registrazione di alcuni video dimostrativi: «Sabato sera - spiega Tiozzo - si è verificata la coincidenza con una sorta di tromba d'aria che alle 23 ha flagellato l'abitato, costringendo chi stava all'aperto a rifugiarsi sotto i portici della piazza, mentre nel mio locale c'era lo spettacolo musicale con deejay, prontamente autorizzato.

(immagine di repertorio, antecedente il periodo Covid)
Quindi centinaia di persone hanno atteso il deflusso del maltempo, mentre all'esterno stavano volando tavoli e sedie del plateatico». Dalla ripresa dell'attività, il Budapest fa entrare regolarmente quattro persone per volta, con operatori della security all'entrata e all'uscita: «Poi, quando termina lo spettacolo, puliamo per terra anche in piazza e non solo dov'è spettanza del bar - continua Tiozzo - ma certo non posso andare dentro i giardinetti, non è compito del Budapest sorvegliarli». Semmai pare che parte del problema investa un esercizio ubicato tra viale Umbria e viale Trento, che somministra alcoolici fino a tardi e senza controlli a chi, magari in giovane età, poi si riversa nella piazza per via della musica.
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